Costa 700 euro in più ma offre 1.500 euro di accessori tecnologici, rispetto alla passata versione. Insomma ora si potrà acquistare la nuova Seat Alhambra, disponibile dal mese di settembre, con 34.300 euro, mentre i più “spendaccioni” potranno disporre del modello più accessoriato pagandolo 41.100 euro. Nuova vita quindi per questo monovolume della Seat a 7 posti ma con tanto spazio riservato anche per i bagagli, i cui punti forti sono proprio la flessibilità e la praticità. Un veicolo quindi ideale per una famiglia anche numerosa, ma che può essere trasformato in un pratico mezzo di lavoro.
Non esiste infatti in circolazione una autovettura che possa trasportare fino a 7 persone con i loro bagagli. E poi quello che fa dell’Alhambra il fiore all’occhiello è la flessibilità dell’abitacolo. Perché può essere equipaggiata con tre file di sedili, ospitando quindi fino a 7 persone; i sedili della seconda fila possono essere dotati di seggiolini per bambini integrati. Inoltre i sedili Easy Fold della seconda e terza fila sono ripiegabili a scomparsa, permettendo di aumentare la capacità di carico della vettura fino a 2.430 litri, una vera e propria piazza d’armi riservata ai bagagli o agli attrezzi sportivi (bici, canotto, canoa, surf, ecc.). E se il guidatore soffre di lombaggini o mal di schiena, niente paura: mentre guida, lo schienale del suo sedile ha la funzione massaggio.
La nuova Seat Alhambra quindi, a distanza di cinque anni dal lancio del nuovo modello, si rinnova. Lo fa più nella sostanza che nella forma, perché la sua linea classica, che non è particolarmente attraente e innovativa, non subisce sensibili ritocchi, a parte il frontale e il logo “Seat”. I tecnici spagnoli dello stabilimento di Martorel, vicino a Barcellona, hanno deciso di arricchire la vettura di nuovi contenuti tecnologici, rinnovando i propulsori ma anche la gamma. Intanto, la novità più vistosa è che in Italia non arriverà nessun modello con motorizzazione a benzina. “Se ne potevano contare sulle punte delle dita – ci ha detto il direttore di Seat Italia Gianpiero Wyhinny – e così non abbiamo avuto dubbi nel puntare tutto sui Diesel”. E in effetti la gamma Alhambra sarà disponibile con un unico motore a gasolio 2 litri TDI nelle conformazioni di 115, 150 e 184 cavalli di potenza; sia con cambio manuale sia automatico Dsg a doppia frizione. Ovviamente la trazione è anteriore e a richiesta 4Drive integrale. Un’altra novità riguarda gli allestimenti. Per il mercato italiano, la cui clientela è particolarmente esigente, è stato deciso di non importare la versione più povera; si parte così con la Style, il cui prezzo – lo abbiamo già accennato – è di 34.300 euro. Questo modello è dotato del Media System Plus che include touch screen a colori da 6,5 pollici, 8 altoparlanti, lettore Cd/Mp3, ingresso Aux, Usb e Sd e vivavoce Bluetooth.
Non mancano il sistema di frenata anticollisione multipla, che in caso di urto attiva automaticamente i freni per evitare successivi impatti e i fari posteriori a Led. La seconda versione, quella più ricca, si chiama Advance e include di serie il navigatore satellitare, le porte posteriori e il portellone ad apertura e chiusura elettrica, il sistema di parcheggio automatizzato Park Assist, la telecamera posteriore, il sistema di avviamento senza chiave Kessy e i cerchi in lega da 17 pollici. Tra gli optional, su entrambe le versioni, spiccano il sistema di regolazione dell’assetto che permette la selezione tra tre differenti modalità di gestione delle sospensioni e lo sterzo per adattarli alle condizioni di guida, e il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco. Quest’ultimo accessorio ci è sembrato molto utile nel corso del nostro test per Infomotori, sulle strade, infuocate per il caldo, dell’entroterra di Barcellona. Abbiamo guidato la nuova Alhambra nella versione Advance con motorizzazione da 150 cavalli. Il propulsore ci è parso adeguato anche su percorsi in salita e a pieno carico, visto che trasportavamo altri tre nostri colleghi con adeguato bagaglio. Eccellente la ripresa anche ai bassi regimi e massimo il comfort. Anche e soprattutto per i passeggeri seduti posteriormente che potevano addirittura allungare le gambe.
Eccellente poi il sistema di distribuzione dell’aria – in questo caso condizionata – da erogatori regolabili anche dietro. Anche se la vettura è piuttosto massiccia e ingombrante, la guida è risultata molto facile anche sui percorsi angusti, su stradine in salita e naturalmente in città dove abbiamo affrontato il traffico caotico delle ore di punta a Barcellona. Anche le operazioni di parcheggio sono semplici, facilitate dalla telecamera posta sul retro della vettura. Impeccabile il funzionamento dello sterzo, del sistema frenante e del cambio automatico Dsg.
Che dire: Seat Alhambra ci è sembrata la vettura ideale per una famiglia dinamica, numerosa, che ama le scampagnate e gli sport all’aria aperta. Una vettura questa anche per lunghi viaggi: alla guida, anche se si affrontano centinaia di chilometri in successione, non ci si stanca. Ma è un mezzo utile anche per il lavoro e che si adatta al trasporto di materiali e attrezzi; fa infatti le veci di un piccolo veicolo commerciale. In attesa del Suv di segmento medio che dovrebbe irrompere sul mercato il prossimo anno, i vertici di Seat Italia nutrono molta fiducia sull’Alhambra e prevedono che il 30% delle vendite nel nostro Paese saranno assorbite da privati, mentre il resto da flotte e hotel. La versione più richiesta sarà la Advance, quella più accessoriata, con motorizzazione 2 litri da 150 cavalli con la trasmissione Dsg. L’arrivo della nuova Alhambra contribuirà ad incrementare ancor più le vendite di Seat in Europa ma anche in Italia. Nel nostro Paese il marchio spagnolo va alla grande. Nei primi 6 mesi dell’anno ha fatto registrare un incremento del 31% sullo stesso periodo dello scorso anno con balzo in avanti in tutti i segmenti.