Smart elettrica test drive

 

Su strada
La Smart elettrica presenta le stesse dimensioni della Smart che da anni è presente nelle nostre città e di questa mantiene quindi tutti i vantaggi in termini di agilità e possibilità di parcheggio. Con un pregio in più: la Smart elettrica non ha cambio.

Per quanto migliorato nel tempo il cambio robotizzato della Smart è sempre stato, secondo noi, il vero punto debole di questa vettura per molti versi geniale e innovativa. I veicoli elettrici invece, proprio per le caratteristiche del motore, non hanno bisogno di cambio e offrono uno spunto notevole in partenza.

Ma veniamo a noi. Anche l’interno della Smart non è molto diverso dal solito. Chiave nel tunnel centrale, il quadro si accende, pedale del freno, leva del cambio in posizione D… e non succede niente. Leggera pressione del piede destro sull’acceleratore e ci muoviamo, silenziosamente. E’ un’impressione particolare e non smetterà di colpirci anche nei giorni successivi. La risposta all’acceleratore è immediata e proporzionata alla pressione che si esercita; la piccola vettura scatta in avanti come un’auto sportiva e fino ai 60-70 km/h la progressione è davvero notevole. Se poi si vuole esagerare una volta a fondo corsa con l’acceleratore c’è la possibilità di attivare un comando che può essere paragonato all’over boost: il motore attinge il massimo dell’energia disponibile offrendo ancora più spunto.

Guidare la Smart elettrica in città è semplice, divertente, il propulsore elettrico si sposa veramente alla perfezione con la piccola cittadina e una volta presa la mano solo gli scooter riescono a essere più agili in città. In tangenziale la piccola si difende bene, a dispetto della velocità limitata elettronicamente a 100 km/h, si viaggia sempre comodi e silenziosi anche per diversi chilometri. Certo il consumo e la relativa autonomia sono un problema. Noi abbiamo superato i cento chilometri con una carica completa, ma non possiamo nascondere una certa “ansia” nel vedere l’ago della batteria volgere inesorabile verso lo zero… Con l’auto elettrica si nota molto più che sulle vetture tradizionali quanto incide sui consumi lo stile di guida: lo stesso tragitto ha portato a consumare anche il 10% in più o in meno a seconda della guida.
Per quanto riguarda l’autonomia occorre anche dire che in un utilizzo “normale”, che prevedeva il quotidiano spostamento casa-lavoro (una dozzina di chilometri dall’hinterland di Milano alla Stazione Centrale) più alcuni brevi tragitti sia in città che fuori difficilmente si scendeva sotto il 60% di capacità della batteria. In questo caso basta mettere la Smart sotto carica tutte le sere per non avere problemi. Diverso invece quando siamo arrivati a consumare quasi intermante la carica: una notte non è bastata per ripristinare al 100% la batteria, cosa che ci ha stupito visto che in teoria le ore di carica dovevano essere più che sufficienti. L’utilizzo quotidiano della Smart ha sinceramente un po’ ridimensionato l’interesse per le colonnine di ricarica perché i tragitti cittadini sono entro la portata della batteria, così come ci è sembrata strumentale la pericolosità dell’auto elettrica in quanto silenziosa. Non ci siamo mai trovati nella necessità di “emettere rumore” per farci sentire dai pedoni; allora andrebbero vietati mp3 e cellulari, che non fanno sentire le auto che arrivano. Il vantaggio della silenziosità per lenostre città e le nostre orecchie è sicuramente maggiore dei possibili “pericoli”.

Insomma, la piccola Smart elettrica ci ha sinceramente convinto anche per l’economia di gestione e per la dotazione di serie, tra cui condizionatore e esp (più utile di quanto si pensi su fondi bagnati, sempre per la gran coppia fornita dal motore elettrico). La formula di vendita per ora prevede solo un leasing a poco più di 500 euro al mese, cosa che rende questo mezzo ulteriormente interessante per professionisti e aziende che hanno bisogno di un mezzo ecologico, sicuro ed economico per muoversi liberamente in città.

 

TAGS:
TUTTO SU Smart ebike
Articoli più letti
RUOTE IN RETE