SUV Citroën C5 Aircross Hybrid è il primo modello ibrido plug-in del processo di elettrificazione della Casa, che sarà completato entro il 2025. In questa vettura la tecnologia ibrida combina due motori, il PureTech, quattro cilindri benzina di 1600 cc, erogante 180 CV, e un motore elettrico da 80 kW; il cambio è l’ë-EAT8, automatico elettrificato a otto marce.
L’utilizzo è molto versatile: si può guidare nella modalità solo elettrica, in città e anche nei brevi tragitti fuoriporta, poiché l’autonomia è di di 55 chilometri (e si possono raggiungere i 135 km/h); oppure nella modalità ibrida e in questo caso, oltre a non preoccuparsi della ricarica, si hanno i vantaggi delle due motorizzazioni.
In coppia si è più forti
Nella modalità ibrida i due motori lavorano in sinergia offrendo una potenza totale di 225 CV, ma l’aspetto più interessante è che il sistema ne gestisce il funzionamento con due obiettivi: ottenere il meglio dal singolo motore e ridurre i consumi, quindi le emissioni, senza penalizzare il piacere di guida. Nell’uso ibrido lavora per lo più il benzina, ma l’elettrico, con le sue note doti di coppia (320 Nm subito disponibili) è sempre pronto ad intervenire. Inoltre viene recuperata l’energia che nelle auto tradizionali andrebbe sprecata, quella che si genera nelle decelerazioni, quando si lascia il pedale dell’acceleratore, quindi anche in discesa, e nelle frenate.
Lo schermo centrale da 8″ permette di vedere come lavorano i motori e i flussi di energia: l’elettrico non interviene solo allo spunto da fermo (il suo forte, viste le doti di coppia ora accennate), ma anche quando si richiede un’accelerazione più brillante, per esempio per effettuare un sorpasso in autostrada. Il motore a benzina “ringrazia” caricando la batteria, in modo che ci sia sempre energia sufficiente per attivare l’elettrico.
Vantaggi pratici ed economici
SUV Citroën C5 Aircross Hybrid, grazie alla tecnologia ibrida plug-in, garantisce 32 g/km di emissioni di CO2, rientrando così nel primo gruppo dei veicoli ibridi classificati dal Ministero delle Infrastrutture e del Trasporto (il limite è di 60 g/km), e può quindi beneficiare degli incentivi statali.
In più ci sono altri vantaggi, che possono variare in base alle Amministrazioni Locali, quali ad esempio l’accesso ai centri urbani o il posteggio gratuito nelle zone di sosta a pagamento; poi ci sono la libera circolazione nel caso di blocco del traffico oltre all’esenzione o lo sconto sulla tassa di possesso fino ai 3 anni successivi all’immatricolazione, a seconda della Regione in cui risiedete.