Di vetture simili in tutto e per tutto ma marchiate in maniera differente ne abbiamo già viste diverse. Alcuni esempi? Basta ricordare la Suzuki SX4 e la Fiat Sedici, oppure la Suzuki Ignis e la Subaru Justy… così come la recente Suzuki Across, SUV ibrido plug-in sviluppato sulla base della conosciuta RAV4. In questo discorso la costante è proprio la Casa di Hamamatsu, che oggi ha rinforzato la partnership con Toyota per dare vita a quella che sarà la sua prima station wagon media in assoluto.
Il suo nome? Suzuki Swace SW, che di fatto diventerà una versione “economica” della Corolla Touring Sports, dalla quale ha ereditato di sana pianta il motore di tipo full hybrid: si tratta di un’unità a benzina a quattro cilindri da 1,8 Litri abbinata a un propulsore elettrico da 71 cavalli, che complessivamente porta la potenza totale a quota 122 cavalli, e al cambio di tipo CVT con tre modalità di guida (Normale, Eco e Sport) e una funzione EV dedicata, che consentirà alla vettura di funzionare in modalità esclusivamente elettrica.
Rispetto alla Corolla, però, la Suzuki Swace SW si distinguerà per alcuni particolari, tra i quali il frontale caratterizzato da una griglia anteriore e da un paraurti rinnovato, che sosterrà invece gruppi ottici a LED sostanzialmente identici all’altra station wagon giapponese. Simili in tutto e per tutto anche gli interni, sia a livello di rivestimenti che di dotazione, a partire dal quadro strumenti (digitale) per passare al sistema infotainment con schermo touchscreen da 8 pollici. L’unica differenza? Il marchio del volante, che in realtà è lo stesso multifunzione della Touring Sports.
Della Suzuki Swace SW al momento non sappiamo praticamente nulla su prezzo e disponibilità, sia in Europa che in Italia: le uniche conferme sono le dimensioni del suo generoso bagagliaio (596 Litri che diventano 1606 se si abbattono i sedili posteriori), i dati indicativi delle emissioni (tra 99 e 116 g/km nel ciclo WLTP), le sette combinazioni di colore per la carrozzeria e i sistemi ADAS di aiuto alla guida, tra i quali il mantenimento della corsia, il cruise control dinamico, il monitoraggio degli angoli ciechi, il riconoscimento della segnaletica e del traffico trasversale posteriore. Per tutto il resto, ci toccherà aspettare ancora qualche mese.