Tata Nano – Test Drive Report. Il percorso della citycar indiana è stato sicuramente travagliato, causa proteste negli stabilimenti e crisi economica. Oggi però è finalmente pronta e si prepara a rivoluzionare il mercato indiano proponendosi come valida alternativa alla miriade di moto inquinanti che affollano le strade. Il progetto vede però ridimensionata la capacità produttiva, che passa dalle 250mila unità iniziali fino alle 40mila previste oggi.
Il primo aspetto innovativo è sicuramente il prezzo. Con una cifra che va dalle 120mila alle 150mila rupie (circa 1900 euro), costa circa il doppio delle moto usate ancora come mezzo per trasportare tutta la famiglia. Altro aspetto è la ritrovata essenza dell’automobile intesa come semplice mezzo di trasporto. Sulla Nano il superfluo è abolito, tutto è ridotto all’essenziale. Il motore è un 645cc di derivazione motociclistica, “spinto” da 35 cv e limitato per arrivare ad una velocità massima di 70 km/h. Il risultato è il conseguente risparmio su componenti come gomme, freni, sospensioni e rigidità dell’insieme. E’ scontato dire che non sono le prestazioni l’obiettivo di questa low-cost, ma il riuscire a produrre un’auto che si dimostri agile tra il caotico traffico delle metropoli indiane.
Su strada, la Tata Nano sembra addirittura soprendere. Il motore parte docile e le quattro marce del cambio manuale si dimostrano leggere e semplici da usare. È fuori luogo parlare di prestazioni e potenza, con la Nano gli aspetti e le caratteristiche da valutare sono altri. Intanto l’abitabilità, che non è soffocata ma riesce ad ospitare quattro passeggeri. Poi i consumi, estremamente variabili a seconda di velocità e carico, ma comunque ridotti. Anche le emissioni sono ridotte, aspetto da non sottovalutare in un paese come l’India dove l’inquinamento è un serio problema. Riesce poi ad affrontare discretamente le irregolari e difficili strade e l’aderenza non è sicuramente delle migliori, viste le dimensioni ridotte delle ruote. Infine il piccolo serbatoio da 16 litri garantisce un’autonomia di quasi 200 km.