Tesla Model S con razzi posteriori: sarà più veloce della versione Plaid?

L’anno scorso vi avevamo annunciato l’intenzione di Elon Musk di portare avanti il progetto della Tesla Roadster con i motori a reazione, derivati da quelli impiegati sulle navicelle di SpaceX e in grado di demolire il record dello scatto 0-60 miglia orarie avvicinandolo al secondo e nove decimi netti. Bene… A quanto pare qualcuno ha deciso di anticipare i tempi, sfruttando la stessa idea su una Model S P85 del 2013.

Il protagonista si chiama Matt Mikka ed è il proprietario dell’account Youtube “Warped Perception”, sul quale ha recentemente pubblicato un video in cui ha voluto dimostrare i vantaggi dell’installazione di tre piccoli motori a jet sul posteriore della sua auto, alimentati da specifici serbatoi nel bagagliaio e comandati da un complesso sistema di guida nel cockpit. Il funzionamento è esattamente lo stesso dei dieci propulsori a razzo della Roadster: il loro scopo, infatti, è quello di aumentare l’accelerazione del veicolo in maniera molto simile a ciò che accade sugli aerei.

Supercar 0-100

Il risultato ottenuto? Con la sola spinta di due motori su tre (senza quelli originali della Tesla in funzione), la Model S è stata capace di raggiungere e mantenere senza alcun problema la velocità di 60 miglia orarie (96 km/h), mentre con l’aiuto della powertrain lo scatto 0-100 si è abbassato da 4”38 a 3”32, il che equivale a un guadagno di circa 1 secondo.

In questo modo l’esperimento di “Warped Perception” sembrerebbe riuscito a dimostrare l’efficacia di un booster supplementare… peccato che, nel frattempo, la Casa di Palo Alto ha commercializzato la Model S in versione Plaid, che da sola (e senza aiutini esterni) è in grado di abbassare il record di accelerazione fino a 60 mph con partenza da fermo ad un valore inferiore ai 2 secondi. A questo punto ci chiediamo cosa saprà fare, in futuro, la Roadster SpaceX…

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