La citycar, nelle grandi città trafficate, è più una necessità che una scelta. Svicolare tra le vie del centro e trovare un parcheggio non sempre visibile ad occhio nudo è il lavoro di queste auto, compatte e con tanta coppia in basso per affrontare al meglio ripartenze a semafori e stop. Negli ultimi anni però, complici anche gli investimenti delle case stesse, è sempre più facile viaggiare in città con l’auto elettrica. I vantaggi sono evidenti: oltre al risparmio a livello di carburante è spesso possibile entrare nelle ZTL e nei centri storici, ma non si tratta di una scelta semplice. Abbiamo quindi messo a confronto Peugeot 108 Collection e Peugeot iOn, entrambe con configurazione a 5 porte. Ovviamente non c’è un vincitore assoluto, il tutto dipende da come (e dove) avrete intenzione di usare l’auto. Abbiamo scelto di dividere la prova in cinque aspetti che riassumano le caratteristiche delle due auto. Parleremo quindi di design e spazi, consumi, guida, vantaggi e svantaggi di ognuna e, per finire, prezzi.
Cominciamo con quello di cui vi sarete già fatti un’idea, il design. La 108 riprende le linee delle sorelle maggiori e sa vendersi meglio, anche grazie al tettuccio apribile (optional) che rende l’abitacolo un po’ più arioso. Le finiture di questa versione Collection sono superiori rispetto a quelle di iOn, che ha però altri punti di forza. Il design di quest’ultima è infatti minimalista e pulito, complice l’assenza del radiatore con relativa griglia.
La cosa incredibile però è la gestione degli spazi interni: nonostante la lunghezza sia pressoché identica (3480mm per la iOn e 3475mm per la 108) l’elettrica ha un passo di 2550mm e la “tradizionale” si ferma a 2340mm: il tetto apribile non è sufficiente a pareggiare gli spazi davvero ampi offerti dalla iOn, sia per percezione che per reale capacità di carico. Se poi consideriamo che nascondendo un pacco batterie da quasi 160Kg ha un bagagliaio più ampio, iOn su questo frangente vince a mani basse. Altezza metà bellezza questa volta va letto al contrario: la 108 è più slanciata e sportiva d’assetto mentre iOn rinuncia a questi aspetti per massimizzare spazi e visibilità, sostanzialmente è più alta per farvi stare più comodi.
Potremmo quindi dire che una è bella fuori e l’altra lo è dentro, se non fosse che strumentazione e interni di 108 -ricordiamo che si tratta di un allestimento di alta gamma- sono davvero superiori rispetto a quelli di iOn, che attinge a piene mani dai canoni Mitsubishi per la composizione di plancia, strumentazione e pulsanti.
Secondo una buona dose di analisti e tecnici, le auto del futuro saranno principalmente elettriche. Secondo alcune stime al mondo ci sono 1 milione e 200 mila automobili, davvero troppe per essere alimentate tutte e interamente con combustibile fossile. Ad oggi però, non è chiaro quanto convenga acquistare un’auto elettrica.
Sinceramente, in questo caso, il guadagno lo avrete solamente se avete l’esigenza di passare tra le vie del centro con la vostra automobile. Diversamente -a meno che non siate degli inguaribili ecologisti- l’auto a benzina è ancora la più conveniente. Con una batteria da 11Kw/h la piccola Peugeot può percorrere 90 chilometri a patto che si stia molto attenti a dosare l’acceleratore e poi, per la ricarica, occorre attendere 6 ore.
Semplificando le cose e sperando che le batterie non abbiano un calo di rendimento, risparmiando sul prezzo d’acquisto avremmo denaro a sufficienza per percorrere 136.000Km a benzina, considerando il prezzo del carburante a 1,7€ al litro ed una percorrenza di 16Km/l. Diversi anni insomma, anni in cui le tecnologie potrebbero cambiare radicalmente rendendo l’investimento dell’elettrico poco redditizio.
Se per voi il lato economico non è tra i maggiori punti d’interesse nel valutare l’acquisto di un auto abbiamo appena parlato a vuoto: ad oggi è davvero difficile trovare sul mercato una vettura elettrica che permetta di risparmiare, come sarebbe difficile pensare di spendere meno comprando cibi biologici. Ad ognuno il suo.
Fondamentale (per qualcuno) è che l’auto scelta piaccia nella guida. Senza troppi giri di parole vi diremo che si, la 108 si guida molto bene ma che la iOn le è in qualche modo superiore. Partiamo col dire che nel primo caso avevamo il 3 cilindri da 1,2 litri PureTech da 82CV, non così pochi se consideriamo peso e ingombri ridotti. La coppia massima di 118Nm la percepiamo tra i 2.000 e i 3.000 giri, ed anche in questo caso l’auto riesce a farci giocare in accelerazione. Lo sterzo è relativamente preciso, gli innesti non fanno desiderare di meglio ed il comportamento in curva è buono.
La iOn è semplicemente meglio. Lo è per il fatto che i 200Nm di coppia vengono erogati ad ogni regime e che quindi la spinta è sempre molto generosa, mentre i 65CV del motore -finché guidiamo in città- sono più che sufficienti. Difficilmente qualcuno prende un’auto sui generis per affrontare lunghe trasferte. C’è da aggiungere che l’auto è stata concepita con trazione posteriore (perché anche il motore è collocato sotto il bagagliaio) e che insieme alla coppia immediata si tratta di una combinazione davvero piacevole. Il cambio automatico -necessario alle elettriche- rende la guida disimpegnata e veloce, un punto in più per la piccola elettrica. Peccato che il volante non sia regolabile e che il feeling trasmesso potrebbe essere migliore, ma niente di grave.
Dopo due settimane con ognuna per scoprirne pregi e difetti, possiamo affermare che si tratta di due vetture agli antipodi. La 108 è ricca di stile e sostanza, la iOn è un concentrato di innovazione. Contro ogni pronostico, ad offrire prestazioni brillanti e spazio è una (la iOn) mentre con la 108 possiamo concederci il lusso di fare una scelta efficace e di classe. Come detto, a meno che siate affascinati dalle auto elettriche o che abbiate bisogno di spostarvi per il centro storico, l’auto tradizionale porta a casa la vittoria. I prezzi infatti (per le versioni così come le avevamo in prova) sono sensibilmente diversi.
La Peugeot 108 Collection costa 14.050€ contro i 28.500€ della Peugeot iOn: i quasi 14.450 euro di differenza non passano inosservati e forse i tempi dell’elettrico non sono maturi. Intanto però, per quel che riguarda il divertimento alla guida, è indubbiamente l’auto che “non fa rumore” ad emozionare di più. Il futuro dell’auto, per i puristi, non è così scuro come sembra.