Subaru Driving School, tutti i segreti delle auto spinte al limite

La Casa delle Pleiadi sta lavorando in maniera costante per portare al grande pubblico un prodotto difficile da trovare altrove. Subaru è l’unico marchio che propone tutte le proprie auto con motore boxer e trazione integrale, una miscela estremamente redditizia nella guida sia sportiva che fuoristradistica a seconda del modello in questione.

Far conoscere un prodotto complesso ed affascinante però non è semplice. Spesso capita che le case investano miliardi di euro in ricerca e sviluppo, marketing e chissà che altro ancora, ma quando il cliente finale arriva al concessionario c’è -non stiamo parlando di Subaru- qualcosa che non funziona a dovere. Acquistare una vettura nuova non è cosa da tutti giorni, e a sentire buona parte degli appassionati a mancare è l’esperienza del personale.

Oltre ad un programma mirato ad aumentare l’esperienza dei concessionari, Subaru ha pensato quindi ad un pacchetto specificatamente pensato per i clienti: la Subaru Driving School, sviluppata su tutti i livelli di competenza del marchio nipponico, dal fuoristrada leggero alla pista.


La Subaru Driving School

 

 

La scuola è stata fondata nel 2016, anno di rodaggio ed inserimento per offrire il massimo in questo 2017. Arriviamo al Circuito di Franciacorta per l’inaugurazione della stagione, con la squadra di Gian Luca Caldani -istruttore di guida in pista dal 1988- ad aspettarci con la gamma al completo. Avere modelli così diversi tra loro è un pregio notevole quando si va ad affrontare un corso in auto, permette infatti di saggiarne le diverse specifiche ed allo stesso tempo di imparare su più fronti qualche piccolo segreto.

A stregarci da subito -non potrebbe essere altrimenti- ci pensa Subaru WRX STI, accreditata di 300CV ed un particolare sistema che permette di distribuire a piacimento la potenza sui due assi, andando così a cercare quello che può essere il massimo del divertimento o della prestazione in pista.

Un’ottima maniera per capire nel concreto come funzionano i trasferimenti di carico in relazione al tipo di trazione innescata. All’atto pratico l’auto si comporta come un giocattolo potente e velocissimo, di una concretezza davvero sbalorditiva. La coppia da autotreno quantificabile in 407Nm a 4.000 giri è tra i punti di forza del quattro in linea boxer, altro responsabile della nostra voglia di fuggire a bordo di una di queste auto.

Franciacorta non è certo un tracciato fra i più veloci ma, ad ogni modo, permette ugualmente di spingere la macchina fino ai nostri limiti di tester. Alla Subaru Driving School è di questo che si parla, almeno per chi ha l’umiltà di ascoltare: i limiti del pilota. Subaru costruisce auto pronte a tutto grazie a tecnicismi raffinati, ma spesso e volentieri chi guida (come nel nostro caso) ha un abisso da colmare prima di poter sfruttare a pieno la vettura. A fine giornata sentiamo di esserci tolti tante piccole soddisfazioni.


Easy Drift

 


Il pregio della Symmetrical AWD, trazione integrale Subaru, è la  distribuzione della potenza su ogni singola ruota: in questo modo l’auto riesce a reagire nel migliore dei modi a dispetto di terreni viscidi o scivolosi. La Subaru Driving School ha quindi portato sul campo di prova gli anelli Easy Drift, evoluzione naturale del carrello Skid capace di simulare la guida sul ghiaccio per l’asse posteriore. Gli Easy Drift sono cerchi in materiale plastico che si applicano attorno agli pneumatici -anteriori o posteriori a seconda delle sensazioni che si vogliono ricreare- per simulare pesanti perdite di aderenza.

Grazie all’AWD l’anteriore riesce comunque a lavorare dignitosamente, in modo che possiamo lavorare sul controllo della sbandata in sovrasterzo  a cuor leggero. Mantenere la traiettoria è difficile perché è richiesta grande sensibilità nel lavorare di sterzo ed acceleratore, cercando il miglior compromesso per non entrare in testacoda o innescare una sbandata -di forza doppia- dal lato opposto.

A conti fatti si tratta di uno degli esercizi più belli e utili della giornata, sia per la sua originalità che per i risultati. Siamo lontani dall’avere la padronanza assoluta dimostrataci dagli istruttori, però è anche vero che affinare le nostre capacità su di un piazzale controllato -non quello del centro commerciale alla prima nevicata- è davvero impagabile.


Cross Country

 

Per chi è stato al Circuito di Franciacorta l’area adibita all’offroad è un qualcosa da guardare con interesse dai box della pista, ma si tratta di un impianto studiato particolarmente bene -mai troppo impegnativo- con pendenze e twist di ottimo livello. Utilizziamo Subaru Forester per diversi esercizi, tutti affrontati con una certa semplicità dal SUV delle Pleiadi. Ovviamente non si può avere la pretesa di affrontare il fuoristrada estremo, ma scorrendo un po’ la gallery vi renderete conto che i limiti del mezzo sono molto più avanti di quello che si potrebbe pensare ad una prima occhiata. Forester è un fuoristrada addolcito, non una station wagon rialzata. Il motore non è dei più silenziosi, ma il feeling trasmesso da sterzo e sospensioni ci mette la giusta tranquillità per affrontare diverse situazioni.

In Conclusione

I corsi sono a tutto tondo e variano con le stagioni. Se d’estate si può scendere in pista, d’inverno neve e ghiaccio hanno un ruolo fondamentale per farci giocare con le quattro ruote. E di questo, dopo l’appuntamento con Gian Luca Caldani a Folgaria, siamo davvero certi. Potete seguire la Subaru Driving School attraverso il sito ufficiale o la pagina Facebook in modo da scoprire le date: principalmente la SDS lavora all’Autodromo Internazionale di Siena e a Castelletto di Branduzzo, ma vengono aggiunte costantemente nuove date in altri circuiti. La professionalità degli istruttori passa in secondo piano solo alla loro simpatia, così abbiamo passato una giornata davvero piacevole e siamo riusciti ad imparare molto, con la giusta calma per tutto.

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