Presentandovi questo prototipo, non possiamo che partire con una descrizione sintetica dell’uomo che per primo lo aveva concepito a metà degli anni ’50.
Carlo Mollino è stato un uomo di profondi e variegati interessi, un artista fuori dal comune:
architetto, pilota acrobatico, sciatore, fotografo, progettista d’interni, scrittore. Una delle sue più grandi passioni, vissuta per gran parte della sua esistenza, fu quella per l’automobilismo e la velocità, non solo come pilota di auto sportive, ma anche – e soprattutto – come disegnatore e progettista, votato all’instancabile ricerca della linea perfetta, sedotto dal mito del “record”.
Un vero artista trasversale, come lo fu a suo tempo Leonardo da Vinci, capace di applicare la sua creatività ed il suo ingegno nelle discipline più disparate. Le sue creazioni rivivono presso la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Torino ed il Castello di Rivoli, grazie ad una mostra dedicata dal 20 settembre 2006 al 7 gennaio 2007.
La velocità
Dopo aver creato addirittura un prototipo dedicato alla 24 Ore di Le Mans, l’attenzione di Mollino si è spostata verso il mondo dei record di velocità. Nel 1947 un pilota inglese a bordo di una Railton aveva toccato la velocità di 634Km/h, un primato rimasto imbattuto sino al 1963, anno in cui una Bluebird raggiunge i 655Km/h.
L’obiettivo di Mollino era creare un prototipo aerodinamico capace di superare i 634 orari, ed a metà degli anni ’50 ciò si concretizzò con la realizzazione di un modellino. L’idea non venne mai sviluppata, presumibilmente per problemi di budget: basti pensare che la realizzazione della Bluebird a turbina costò qualche anno dopo oltre un milione di sterline!
Stola
Abbiamo già avuto modo di parlare dei prototipi realizzati da Stola, storica carrozzeria torinese oggi leader nella progettazione e realizazione di concept car. In questo caso la maestria e la competenza del gruppo Stola si lega al talento di Carlo Mollino: il prototipo che vi presentiamo non è altro che la realizzazione di quel famoso modellino per il record di velocità. Un sogno che si avvera insomma, anche se con 50 anni di ritardo.
La linea del prototipo Stola Mollino è affascinate nella sua relativa semplicità. La carrozzeria filante e snella richiama al mondo dell’aeronautica, se non addirittura della fantascienza.
Ce l’avrebbe fatta?
Purtroppo a questa domanda non sappiamo rispondere. Se 50 anni fa Carlo Mollino fosse riuscito a realizzare il suo prototipo, forse oggi si parlerebbe di un record tutto italiano anzichè ammirare con nostalgia (e qualche rimpianto) l’opera di un vero artista.