“Sulle tracce di Nikola Tesla” è un viaggio-tributo realizzato in memoria del grande uomo che sognava l’energia libera per tutti. Ecco il video-reportage della spedizione a Belgrado
Tutti noi conosciamo Guglielmo Marconi, Thomas Edison, Leonardo da Vinci – grandi uomini di scienza ed inventori – ma pochi ancora sanno chi è Nikola Tesla. E’ vero che il nome “Tesla” da qualche anno ha goduto di una maggiore notorietà, grazie al fatto che un marchio automobilistico americano che produce veicoli a trazione elettrica ha voluto chiamarsi così proprio in memoria del grande inventore, fisico ed ingegnere elettrico.
Inventore e scienziato, nacque a Gospic (nell’attuale Croazia) da famiglia Serba nel 1856. Durante la sua intensa vita lavorativa, depositò oltre 300 brevetti molti dei quali sono alla base delle più importanti invenzioni del XX secolo; per citarne alcuni a lui dobbiamo l’invenzione del telegrafo, la radio, le luci al neon, i telecomandi, i laser, le microonde, le porte logiche dei computer, i raggi X. Ogni elettrodomestico a corrente alternata oggi funziona grazie al contributo di Tesla, che a fine ‘800 riuscì a perfezionare l’uso della corrente AC riducendo le perdite a grandi distanze tra centrale e utilizzatori.
Durante la sua permanenza negli Stati Uniti depositò brevetti di grande importanza e realizzò opere grandiose come la centrale idroelettrica delle cascate del Niagara. Brevettò persino gli aerei a decollo verticale e fece molte scoperte importanti nel campo della fisica, come i raggi cosmici.
Le immagini più popolari di Nikola Tesla sono quelle che lo ritraggono con dei fulmini in mano: in effetti egli inventò la bobina elettrica, un dispositivo trasformatore risonante ad alta tensione in grado di generare fulmini del tutto simili a quelli di origine atmosferica. La stessa può essere usata anche per creare … musica, come si può vedere da alcuni video che circolano su Youtube.
In campo motoristico Nikola Tesla inventò la candela elettrica dei motori a scoppio, l’orologio elettronico, il tachimetro delle automobili ed un veicolo a trazione elettrica molto particolare … Un’auto elettrica azionata da un’antenna …
La prima automobile senza motore, senza batteria ed a trazione elettrica circolò nel 1931 a Buffalo. Si trattava di una berlina Pierce-Arrow, ed era guidata da un certo Peter Savo. La particolarità di questo veicolo consisteva nel fatto che non faceva rumore, non emetteva fumi, non funzionava a motore nè a batteria, ma era azionata grazie ad un’antenna. Ma come era possibile?
Nikola Tesla scoprì che l’energia elettrica può essere propagata attraverso e attorno alla Terra in una particolare zona atmosferica, detta cavità di Schumann. Questa zona si estende dalla superficie della terra fino ad un’altezza di 80 chilometri. Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano senza dispersioni verso ogni punto del nostro Pianeta. Tesla giunse a dimostrare che con un dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell’energia, avrebbe potuto funzionare grazie all’energia presente nell’etere. Chiunque al mondo avrebbe potuto attingere da un sistema di questo tipo in modo libero e gratuito.
La torre di Wardenclyffe era il grande progetto di Tesla, il sogno di un grande uomo visionario che avrebbe potuto cambiare il mondo. La sua costruzione avvenne a partire dal 1901, nei pressi di Manhattan, ed era finanziata dal banchiere J.P Morgan. La grande torre aerea avrebbe permesso la trasmissione senza fili attraverso l’Atlantico della telefonia e la radiodiffusione. La stessa sarebbe inoltre servita per dimostrare praticamente la possibilità di trasferire energia senza fili.
Sorse però un grave problema. Questa invenzione avrebbe azzerato i guadagni dell’allora nascente mercato del petrolio e della produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento dei carburanti fossili. Di fronte a questa minaccia, J.P. Morgan ritirò I finanziamenti, diffuse le voci che lo scienziato era pazzo, ed il grande progetto fu destinato al fallimento. La torre, cui mancava solo la cupola di rame per essere ultimata, venne demolita nel 1917.
Dopo tale episodio Nikola Tesla continuò le sue attività di ricerca, ma rimase isolato e venne abbandonato dalla stampa. I brevetti e le invenzioni della prima parte della vita di Tesla sono abbastanza noti, mentre i documenti relativi alle ricerche effettuate negli Stati Uniti dopo la sua rottura con il banchiere J.P Morgan ad inizi ‘900 restano avvolti nel mistero e dopo la sua morte, ancora avvolta nel mistero, vennero sequestrati dall’FBI.
Oggi In Serbia si prova molto orgoglio per le origini del grande scienziato, tanto che una banconota corrente riporta il ritratto di Tesla ed a Belgrado c’è un museo dove vengono custodite le sue ceneri, alcuni suoi oggetti personali e moltissimi documenti conservati in archivio ma non ancora catalogati (!).
Un giorno abbiamo pensato che sarebbe stato interessante rendere tributo al grande scienziato visitando questo museo e l’auto più adatta per compiere questo viaggio era un’auto elettrica, la Tesla appunto. In questo modo forse si sarebbe potuto far conoscere un po’ di la storia di questo grande uomo. E’ nato così questo progetto che ha coinvolto un piccolo gruppo di amici tra cui Carlo Valente (fondatore e CEO di Infomotori), la sottoscritta Ivana Gabriella Cenci (Fondatore e Direttore responsabile di Infomotori), Giorgio Andrian (consulente UNESCO) Renato Malaman (giornalista), Alessio Sanavio (Ingegnere e blogger), Roberto Boribello (cantante ed autore), a cui si sono aggiunti, strada facendo, anche Adriano Ruchini (il primo possessore di Tesla in Italia) e Francesco Gambato aggiuntosi alla carovana da Belgrado (detto il clandestino). Tutti legati dalla stessa passione per le vicende dello scienziato serbo, per la scienza, la storia e la mobilità.
Lungo l’itinerario abbiamo effettuato alcune visite legate alla storia del motorismo. Una Prima tappa a Padova, al “Museo of Machines” dedicato ad Enrico Bernardi, che abbiamo ritenuto interessante perchè egli creò il primo triciclo a motore a scoppio della storia e come Tesla non ricevette i giusti meriti. A seguire una sosta a Vransko – in Slovenia – dove si trova una delle più interessanti collezioni di moto d’epoca e poi a Lubiana, dove era in corso una manifestazione dedicata alle auto d’epoca.
L’arrivo nella Capitale della Repubblica Serba è stato per tutti molto emozionante. La popolazione ci ha accolto con grande entusiasmo e siamo stati intervistati dalle principali reti televisive nazionali sia all’arrivo sia durante la conferenza stampa organizzata dal Museo Tesla. Con grande sorpresa ci è stato consegnato anche un riconoscimento dalla rivista Raum&Zeit, un diploma ed una medaglia per il contributo alla memoria del grande scienziato.
Lungo la strada del rientro non poteva mancare una sosta a Gospic, in Croazia, dove si trova la casa natale di Nikola Tesla ed il Memorial Center intitolato al grande scienziato. Si dice che la notte in cui nacque, il 10 luglio 1856, in questo luogo fosse in corso un forte temporale con una tempesta di fulmini.
Inizia così la leggenda del grande uomo visionario che giocava con i fulmini e che sognava di generare corrente con le acque delle cascate del Niagara. Foto casa natale Tesla Si è svolta così un viaggio di 2.500 km in modalità completamente elettrica, senza alcun problema per il reclutamento delle colonnine di ricarica. Per vedere lo speciale dedicato e le foto del viaggio entrate in questo link.