Mentre ci avviciniamo al weekend “blindato” di Pasqua e la campagna vaccinale contro il Coronavirus stenta a decollare definitivamente, qualcosa ha pensato di dare il proprio contributo alla causa mettendo a disposizione non solo le proprie conoscenze, ma anche il proprio tempo per aiutare tutti quegli anziani che, al momento, non possono uscire di casa per ottenere la tanto sospirata immunizzazione dal Covid-19.
Si chiama Lucia Pirolo, ha 37 anni, è un medico di famiglia e ha risposto alla chiamata dell’azienda sanitaria di Belluno (Ulss 1 Dolomiti), dando la propria disponibilità per effettuare le vaccinazioni a domicilio. Per spostarsi da una casa all’altra e tra i vari territori del bellunese utilizza una singolare, quanto rara, Autobianchi Giardiniera del 1972, opportunamente modificata con una livrea nostalgica provvista di croce rossa sulle fiancate.
Una vettura preparata anche grazie all’aiuto del padre Giulio, medico di famiglia (ora in pensione) come la figlia Lucia, che evoca speranza in ogni paziente costretto a casa nell’attesa del vaccino. “Se riesco a lavorare così tanto lo devo a mio padre che mi aiuta a vaccinare, mia madre che mi prepara da mangiare e mio marito che pazientemente mi aspetta per la cena – ha commentato la Pirolo – Quando i miei pazienti mi vedono arrivare con la fiala si commuovono: la macchina la guida mio padre perchè il cambio è un po’ complicato da utilizzare, ho paura che se mi mettessi io al volante farei la fila dietro di me. E’ bello vedere gli occhi pieni di gioia degli anziani, ma resta il fatto che quello che stiamo vivendo è un periodo molto difficile“.