Abbiamo provato la nuova Audi RS3 Sportback in pista, al Mugello: cinque cilindri, 400 cavalli, 500 Nm di coppia. Ma la parte più bella è un’altra, si chiama RS Torque Splitter. Che, insieme agli pneumatici semi slick di Pirelli, ha definitivamente svoltato la nostra giornata
La nuova Audi RS3 Sportback, al netto di possibili evoluzioni durante il suo ciclo di vita, è l’ultima della sua specie prima di un inevitabile passaggio all’elettrificazione. Quando la vedi pensi che sia un peccato, ma dopo che l’hai guidata diventa quasi un dramma. Ecco perché.
Audi ha scelto di farci provare la nuova RS3 Sportback all’Autodromo del Mugello, perché se presenti una macchina con il claim “La pista, di serie” devi poterlo dimostrare. La gamma Audi Sport è composta di 16 diverse vetture, elettriche pure e hypercar comprese, ma la RS3 continua a rimanere qualcosa di speciale. Non a caso rappresenta il 65% della sua fascia di mercato, quello delle vetture di segmento C ad alte prestazioni. Un risultato che lascia poco spazio ad interpretazioni se pensiamo al tipo di cliente di Audi RS3 Sportback, notoriamente alla ricerca di prodotto con cui spuntare tre caselle piuttosto distanti tra loro: gusto nella guida, comfort nel quotidiano e potenza da track day. Nello specifico al centro del progetto c’è ancora il 5 cilindri in linea nove volte vincitore del premio Engine of the Year, un TFSI da 2,5 litri che in questa configurazione offre 400 cavalli di potenza e 500 Nm di coppia massima. Nota a margine per gli amanti della meccanica, l’accensione irregolare dei cilindri con schema 1-2-4-5-3: suona forte, suona bene.
Lì, sulle colline del Mugello, abbiamo guidato la nuova RS3 Sportback nella sua massima espressione, ovvero con pacchetto RS Dynamic Plus e pneumatici Pirelli PZero Trofeo R, nuove coperture semislick dal battistrada asimmetrico offerti dal catalogo Audi. In questa configurazione la macchina copre lo “zero a cento” in appena 3,8 secondi con launch control, prima di raggiungere ad una velocità massima autolimitata di 290 Km/h. Ad avvicinare ulteriormente la sportiva dei Quattro Anelli alla guida in circuito poi, troviamo un ampia lista di primizie: assetto ribassato di 25mm, sospensioni a regolazione adattiva DCC, un grado aggiuntivo di camber, carreggiate allargate e, per la prima volta su RS3, freni carboceramici.
Ma, a ben vedere, sono tutti dettagli che fanno da cornice alla trazione quattro di nuova generazione, gestita da due frizioni elettroidrauliche con quello che in Audi chiamano RS Torque Splitter. Si tratta di uno dei modi con cui Audi RS3 Sportback si distacca dalla concorrenza, nonché di uno dei motivi per cui l’auto sa essere sia divertente che efficace. Il leggero sottosterzo che si poteva avvertire in passato cede quindi il passo ad una decisa tendenza al sovrasterzo controllato, merito della ripartizione attiva (e variabile) della coppia tra le ruote posteriori. In tre parole, drifting a richiesta. La macchina aggiunge quindi nuove modalità di guida (RS Performance, RS Individual ed RS Torque Rear), raggiungibili tramite un pulsante magico che permette alla macchina di scire di curva con le ruote che fumano. È decisamente più facile (e in un certo senso sicuro) rispetto ad una trazione posteriore, ma non per questo meno risulta appagante.
Se ti piacciono le corse, il Mugello è un luogo speciale. È un circuito nato tra le colline, il che significa che non esistono dieci metri di asfalto in pianura, ed è anche un circuito estremamente veloce. E non solo per il rettilineo di oltre un chilometro che porta alla San Donato, la prima curva: il Mugello è tutto una danza, morbida ma decisa, che richiede rispetto e il piede ben calato sull’acceleratore. Soprattutto, il circuito è nato proprio per quello che siamo andati a fare, ovvero mettere alla prova automobili veloci. Al Mugello si assaggiano i cavalli, ma anche la stabilità. Si provano i cambi di direzione, i curvoni in appoggio, l’impianto frenante. Abbiamo tre turni con la macchina. Il primo per prendere confidenza con il circuito, gli altri due cronometrati.
Ve la raccontiamo partendo dalle sensazioni: questa Audi RS3 Sportback è quasi materna, talmente sicura da darti una confidenza che non sapevi di avere e così efficace da farti sentire un pilota. È una macchina che ti permette di sbagliare e di trovare la velocità per gradi, che poi è quello che serve per andare forte: esci con una marcia di troppo lei ti perdona, perché il motore è sempre pieno, ma se entri troppo forte in curva rimane piantata senza scomporsi. È bella da guidare la RS3 Sportback, perfetta per il Mugello che finisce per restringersi in un attimo come il cachemire in lavatrice. Richiede un po’ di impegno psicologico all’ingresso della Casanova-Savelli e alle Arrabbiate, per il resto un giro è velocità e spensieratezza. Un grande aiuto, in questo senso, ce lo danno gli pneumatici semislick: i Pirelli PZero Trofeo R ci restituiscono una sicurezza in frenata micidiale, anche dopo diversi giri. E a fine giornata, con le macchine passate tra le mani di una dozzina di giornalisti dal piede pesante, le gomme sono ancora lì, sfruttate ma non distrutte, capaci di dare ancora tanto. Con un’auto diversa il Mugello è spaventoso, con lei diventa un gioco.
Tecnicamente, rispetto al passato, la macchina è cambiata molto sia nell’approccio alla curva che in uscita . Nel primo caso l’anteriore entra preciso, rispondendo in un attimo ai comandi del volante, nel secondo c’è molto meno sottosterzo. Anzi, chiedendoglielo con le cattive maniere la macchina tende a girare di posteriore. Il cambio S Tronic a 7 rapporti rende la guida veloce, intuitiva. Tutto riesce facile, anche abbassare i tempi. Ad impressionare è anche la prima fase della frenata, a ruote dritte, quando i dischi anteriori da 380 mm inchiodano la macchina: la forza frenante non perde potenza col passare dei giri e modulare col freno è più semplice di quanto si potrebbe immaginare. La nuova Audi RS3 Sportback è raffinata, ha tanta elettronica, la trazione integrale e un cambio automatico, ma se pensate che questo significhi rinunciare al piacere di guida state clamorosamente sbagliando strada. Provatela, poi provate a resisterle.
Audi RS3 Sportback ha un prezzo di listino di 61.700 euro nella versione Sportback che diventano 64.800 € con carrozzeria sedan. L’allestimento (per tutti i dettagli vi rimandiamo al nostro listino) è in entrambi i casi estremamente completo. Tra i moltissimi optional a disposizione, segnaliamo poi il pacchetto RS Dynamic Plus a 7.850€ euro, di cui buona parte dovuti all’impianto carboceramico acquistabile da solo a 5.980 euro. La macchina è presente nei listini Audi da luglio 2021, con le prime consegne – a causa della delicata situazione globale – previste in circa trecento giorni.
Non è un’edizione limitata, altrimenti questa Audi RS3 avrebbe tutto per diventare un’auto di culto per gli appassionati. È aggressiva nelle linee, velocissima, bella da guidare. Più di ogni altra cosa però, riesce a restituire quella poliedricità che di questi tempi è sempre più difficile trovare in un’automobile: poi portarci a scuola i bambini, andarci a fare la spesa e poi guidare in pista. E non in un kartodromo, in un circuito da Formula 1.