Siamo stati a Monza per la seconda edizione della Hyundai Driving Experience a scoprire corsi accessibili e, allo stesso tempo, decisamente completi: due giorni tra teoria (poca) e pratica (tanta) con la gamma N del marchio coreano: i20N, i30N e la nuova Kona N. Con Gabriele Tarquini e istruttori di alto livello. Il video
Di corsi di guida in pista, ad oggi, ne esistono moltissimi: alcuni sono concentrati sull’esperienza social, un paio di giri con un missile terra-terra seduti a fianco di un istruttore, altri puntano molto sulla teoria. Altri ancora, invece, ti chiedono di presentarti con la tua auto o hanno costi inaccessibili al semplice appassionato. Ecco perché ci è piaciuta la Hyundai Driving Experience, che giunta alla sua seconda edizione è arrivata con due giornate nel tempio della velocità a Monza. Il concetto è semplice: la giusta dose di teoria, due livelli di capacità e un paio di giorni in pista con una macchina da 280 CV in perfetto stato, meccanica e gomme incluse. Non manca niente quindi, né per imparare quella guida che la famigerata “scuola della strada” non insegna, né per divertirsi davvero tra i cordoli. Perché chi acquista un pacchetto come questo vuole imparare ad essere più veloce e più sicuro, ma soprattutto vuole dare il gas. Con Hyundai questa cosa puoi farla e riesce alla grande.
Il programma ha una durata di un giorno e mezzo, il che significa un pomeriggio per conoscersi e prendere le misure con la pista (e la teoria) a cui segue una giornata piena in circuito. La squadra della Hyundai Driving Experience è ben collaudata, sono istruttori d’esperienza che si conoscono bene e arrivano direttamente dalla Germania. Assieme a loro, per ogni gruppo di allievi – divisi per capacità – ci sono istruttori italiani a dare supporto e a tradurre le indicazioni. La lezione teorica è ritmata, interessante: si va dalla posizione di guida corretta a nozioni su sovrasterzo, sottosterzo e traiettorie. Quando anticipare l’ingresso, quando puntare alla corda e, in definitiva, come andare il più forte possibile senza farsi male. Poi si entra in pista sul serio.
Saliamo su di una Hyundai Kona N con Gabriele Tarquini, ex pilota di Formula 1 due volte vincitore (l’ultima nel 2019) del WTCR. Inutile dire che Gabriele, a Monza, va forte davvero: taglia secco sui cordoli, frena forte, accelera come un demonio fuori dalle curve. Il tutto senza mai una sbavatura e, ci mancherebbe tenendo una conversazione sul layout della pista. Ma Gabriele è un campione e in un certo senso è il suo lavoro. È utile dire, invece, che da Hyundai Kona N non ci aspettavamo una qualità così elevata: la macchina non è semplicemente allestita per sembrare veloce, veloce lo è davvero al punto da stupire anche quando a guidarla siamo noi. Bella, puntata sull’anteriore, gustosa, veloce. E Monza non è certo un kartodromo che perdona i vizi.
Il secondo giorno invece – superato il generoso buffet serale – è esclusivamente dedicato alla guida in pista. Abbiamo quattro esercizi da provare, tutti con i tempi sul giro rilevati elettronicamente. Il primo consiste in un piccolo circuito con Hyundai i20 N ricavato tra la prima variante ed il “vecchio” rettilineo. Una sequenza da completare senza errori, partendo forte con il giusto stacco della frizione cercando di ricavare il massimo in termini di velocità e aderenza. Alla fine dei cinque tentativi abbiamo abbassato il nostro tempo di tre secondi netti, per un totale di 24 per completare il giro. Niente male.
Poi passiamo alla prova di frenata, ma non a ruote dritte: ci lanciamo sulla parabolica, in uno stretto corridoio di coni, per fermare la Hyundai i30 N nel punto stabilito. Il che sembra facile, ma non lo è affatto, specialmente quando si tratta di tenere la velocità costante anche in prossimità della frenata: pensavi di essere a 100 Km/h? Invece no, il tuo istinto di conservazione aveva alzato il piede dal gas qualche metro prima. Il che, quando si cerca il tempo in pista, diventa qualcosa a cui fare attenzione. Per non parlare della frenata in curva, tutt’altro che semplice. Terzo esercizio, l’immancabile evitamento ostacolo, meglio noto come prova dell’alce: piena accelerazione, scarto laterale e frenata a ruote dritte.
Ultimo ma decisamente più divertente è quello che gli istruttori hanno battezzato “fuga alla 007”, ovvero una rotazione di 180° su fondo scivoloso. Retromarcia, 45 Km/h di velocità, colpo di sterzo per destabilizzare l’assetto e poi controsterzata profonda per girare la macchina, che poi va ripresa:il know-how del testacoda è uno spettacolo. E impararlo è più utile di quanto potrebbe sembrare, perché le operazioni da fare al volante sono molte e vanno gestite in pochi istanti.
Dopo aver messo insieme tutti gli esercizi resta lei, la pista. Sgombra e senza limitazioni, da affrontare con una macchina da 280 CV e 392 Nm di coppia per un totale di tre turni da cinque giri ciascuno, forse anche qualcosa in più. Poco importa se a Monza, proprio in quelle ore, si era riversato un piccolo temporale, anzi. È vero, si va più piano, ma si impara molto di più: la macchina è più sensibile ai comandi, che si tratti di gas, sterzo o freno, e le curve arrivano con tutto il tempo necessario per essere affrontate nel modo corretto. Così si affina la traiettoria, la frenata degressiva fino all’ingresso curva, il gioco di gas per uscire forte. E poi, lo ha detto bene l’istruttore che ci parlava via radio da un’altra auto, questo è il motorsport. E farne parte, anche per un attimo e anche soltanto per un corso, è una cosa meravigliosa che tutti gli appassionati dovrebbero fare.
Cominciamo col dire che Hyundai offre, a seconda delle disponibilità di ognuno, pacchetti di due o tre giorni nei circuiti più iconici d’Europa. Il pacchetto di una notte (quello a cui abbiamo partecipato) comprensivo di hotel e tre pasti, ha un costo di 429 euro per chi volesse utilizzare una Hyundai i20N e 529 euro per chi decidesse invece per la i30N. Volendo poi, si può aggiungere un accompagnatore con il quale dividere una camera doppia con colazione inclusa, accesso a pista e catering (senza però le attività di guida) ad un prezzo di 200 euro. Per il pacchetto “Level 2” di due giorni e mezzo invece, si pagano 899 euro per i30 N e 799 euro per i20 N. Anche in questo caso sono inclusi hotel (due notti) e sei pasti. Per un accompagnatore infine, la cifra diventa di 400 euro. Attualmente, per il 2022, sono previste diverse date per l’iconico Nurburgring Nordshleife. Per iscrizioni e informazioni aggiuntive vi rimandiamo alla pagina ufficiale.
Hyundai Driving Experience non è solo un corso di guida. È quello che vi consigliamo di fare tra tanti per diversi motivi, sia come primo approccio alla pista che per migliorare il vostro stile. Questo perché tutto è pensato per il mondo reale, dove il tempo per digerire la tecnica viene mescolato con il gusto per la velocità Le auto sono veloci, soprattutto però il corso si basa su di un equilibrio di fondo straordinario: se fosse una cena al ristorante sarebbe una di quelle occasioni in cui si mangia bene, con pietanze ricercate il giusto e senza ritrovarsi con un vuoto nello stomaco a fine pasto (o un conto pesante da saldare). Parliamo di ristorante perché quello allestito nei box, sempre a disposizione tra un turno e l’altro, è stato l’ennesima scelta azzeccata in questi due giorni di velocità a Monza.