Segue la Taycan berlina, ma cambia nelle forme come nella tecnologia. Più alta da terra, più pronta al fuoristrada e sempre velocissima. Abbiamo guidato la Porsche Taycan Cross Turismo nella sua versione top di gamma, spinta da 760 CV di potenza. Ecco la video prova
È passato poco più di un anno dalla presentazione della prima Taycan. Qualcosa in più dal giorno dell’annuncio, quando a Stoccarda avevano parlato chiaro: “Sarà elettrica, ma sarà una Porsche”. Oggi la gamma – dopo l’arrivo della entry level a trazione posteriore – si amplia con la variante Cross Turismo, un po’ com’era stato (con le dovute proporzioni) con Panamera e Panamera Sport Turismo. Cambia la linea, così come gli spazi a bordo e parte della tecnologia. Quattro, poi, le versioni: Taycan 4, 4S, Turbo e Turbo S, con potenze (con overboost e Launch Control inserito) comprese tra i 476 ed i 761 cavalli.
Rispetto alla sorella quindi, Cross Turismo monta di serie la trazione integrale, il PASM (Porsche Active Suspension Management) con modalità Lift per alzare ulteriormente l’assetto e la batteria Performance Plus da 93 kW. Guadagna 50 chili di peso ma anche 80 litri di bagagliaio, oltre a 4,5 centimetri di spazio in più per la testa per chi siede dietro. L’abbiamo guidata sia su strada, nelle campagne francesi, che in un lungo percorso sterrato. Ecco come è andata.
La linea è indubbiamente Porsche. Anzi, indubbiamente Taycan, perché l’elettrica di Stoccarda ha già i suoi tratti distintivi. Linee smussate a cercare un riscontro aerodinamico (il Cx è pari a 0,26), gruppi ottici ben riconoscibili a quattro punti e una coda caratterizzata da una lunga (e sottile) firma luminosa, sotto alla quale sono stampate le parole magiche Porsche Turbo S.
A caratterizzare la Cross Turismo però è proprio la coda: lunga, armonica, sportiva. La Flyline – così chiamano la silhouette i designer di Porsche – porta Taycan nel segmento delle shooting brake con qualcosa in più del solito. Anche perché a cambiare sono tanti altri dettagli, a cominciare dall’altezza da terra: due centimetri più in alto, centimetri che diventano tre con il pacchetto off-road in opzione a 3.500 euro. Quest’ultimo include anche dei “sottoparaurti” e profili passaruota dedicati che vanno a proteggere la carrozzeria dalle intenzioni indesiderate di sassolini, pietre, radici e tutto ciò che potrebbe danneggiare la vettura su fondi sterrati. Agli interni, invece, dove tutto è estremamente ben rifinito, viene aggiunta una bussola.
Il volante, dallo stile tipicamente Porsche, include inserti in fibra di carbonio e comandi semi flottanti, mentre l’accensione della vettura è sulla sinistra (come vuole la tradizione) anche se stavolta non c’è una chiave da girare ma soltanto un pulsante da premere. A dominare la scena c’è un’ampia strumentazione digitale (ampiamente personalizzabile) con tre diversi quadranti, a cui fanno da complemento due “alette” su cui sono presenti alcuni comandi aggiuntivi a feedback aptico, dall’illuminazione alla gestione del PASM.
I display, a ben vedere, dominano gli interni: se consideriamo anche il controllo del climatizzatore dedicato ai passeggeri seduti al posteriore infatti, sono cinque in tutto: a chi si trova a fianco del guidatore viene offerto (in optional) un secondo infotainment con le stesse dimensioni (e funzioni) di quello posto al centro, mentre sul tunnel centrale c’è un ampio pannello per gestire il climatizzatore.
Si parte, come prevedibile, nel più assoluto silenzio. La seduta è decisamente diversa rispetto a quella della berlina: qui si è più in alto e meno coricati, una scelta pensata per garantire un maggior comfort sulle lunghe distanze. Dove non è cambiata, invece, è nella sportività. La Cross Turismo piace da subito per il rapporto tra mani del guidatore e asse anteriore. Lo sterzo è un filtro minimo, sempre precisissimo, adattabile. L’accelerazione da zero a cento chilometri orari, con Launch Control inserito, è pari a 2,9 secondi e non accenna a diminuire nemmeno superando velocità codice, il che diventa un serio problema nel momento in cui è praticamente impossibile rendersi conto delle velocità raggiunte. Solo l’accelerazione brutale dei motori elettrici (su entrambi gli assi) ci fa sentire in movimento, in progressione. Le altre auto, nelle ampie autostrade francesi, sembrano semplicemente ferme.
Sul volante c’è un rotore per scegliere una delle 6 modalità di guida, dalla più conservativa ‘Range’ alla più estrema Sport Plus. Così l’auto mette subito in chiaro che a spingerla sono due anime, una votata al viaggio ed un’altra decisamente sportiva. Cambia anche il suono, che può essere completamente rimosso in un paio di passaggi sull’infotainment. L’assetto, che può essere adattato grazie al PASM, permette di entrare in curva con un feeling estremamente vicino a quello di una 911. Certo, l’auto è più pesante e l’anteriore si accuccia leggermente in frenata, ma basta anticipare quest’ultima di una manciata di metri rispetto a come avremmo fatto con la sportiva pura, perché poi la velocità di percorrenza è eccezionale (merito anche della trazione integrale elettrica, velocissima a ripartire la coppia) e in uscita di curva l’accelerazione è a dir poco spaventosa.
Ricapitolando: intuitiva, velocissima, comoda. Gli uomini di Porsche però non l’hanno costruita (solo) per questo. La Cross Turismo, come suggerisce il nome, si propone anche come mezzo adatto alla vita lontana dalle città. Ed è lì che, paradossalmente, stupisce di più.
Per la guida in fuoristrada è necessario (o quantomeno consigliabile) inserire la modalità Gravel, che ripartisce la coppia in maniera ottimale per i fondi più difficili. A questo proposito, come segnalato dalle grafiche della strumentazione, l’auto fa lavorare quasi sempre il posteriore, spostando un po’ il carico all’anteriore con grande discrezione nei momenti più delicati. Allo stesso modo abbiamo rialzato l’assetto con la già citata modalità Lift, che lavora però fino ad un massimo di 30 chilometri orari. Così Taycan Cross Turismo affronta strade di campagna, pendenze ripide e dune di sabbia con grande noncuranza. A stupire è la maniera con cui gli ammortizzatori assorbono le imperfezioni del terreno senza mai dare risposte secche. Per quanto il percorso non fosse di certo estremo, l’idea di affrontarlo con gli stessi pneumatici sportivi a spalla bassa con cui abbiamo passato la mattinata incollati all’asfalto lascia stupefatti. Non è un fuoristrada la Cross Turismo – e non vuole esserlo – ma mette in mostra una versatilità insospettabile. Tornare ancora una volta sull’asfalto poi, senza nemmeno una sistemata alle pressioni degli pneumatici, fa ancora più effetto.
La guida esaltante tipica di ogni vettura del marchio non fa grossi sconti all’autonomia di circa 300 chilometri. La ricarica, però è velocissima, e può essere gestita anche pianificando un viaggio dal navigatore. In questo modo Taycan prepara le batterie a ricevere energia, raffreddandone i componenti per ottimizzare la ricarica. Porsche – come altri marchi premium – ha sottoscritto una convenzione con Ionity, grazie alla quale è possibile ricaricare pagando una tariffa agevolata di 0,33€ per kW, cifra decisamente inferiore rispetto ai 79 centesimi per kW normalmente richiesti. Ma la ricarica? Al momento in Italia sono presenti più di 200 “Destination Charging”, luoghi in cui (come alberghi o ristoranti) in cui è possibile fermarsi a ricaricare con colonnine da 11 o 22 kW a seconda dei casi. Nel frattempo, tutte le concessionarie Porsche offrono la ricarica gratuita, mentre entro fine anno grazie ad una partnership con Q8 si avranno 20 stazioni di ricarica (con almeno una colonnina riservata a Porsche) con potenze fino a 350 kW. Ultima, ma non meno importante, è l’opzione wallbox da 7,4 kW installata da Alpic e offerta gratuitamente dai concessionari con l’acquisto di una vettura. In questo caso, tramite un contatore dedicato e un abbonamento di 100 euro mensili, si potranno avere ricariche illimitate da una rete esclusivamente rinnovabile.
La nuova Porsche Taycan Cross Turismo parte dalla versione 4 da 476 CV offerta a 99.000€, per poi passare alla 4S da 571 CV (116.000€) e arrivare a Turbo, con 680 CV a 159.000 €. Completa la gamma la versione Turbo S da 194.000 €. Disponibili, ad ogni modo, opzioni per il noleggio, anche se attualmente non sono stati attivati anche per Cross Turismo. Su Taycan però si parte da 861 € al mese con 5.000€ di anticipo, con la possibilità di restituire la vettura entro sei mesi senza pagare nessun canone per la scissione del contratto. Per conoscere nel dettaglio prezzi, allestimenti e offerte relative a Porsche Taycan Cross Turismo vi rimandiamo al nostro listino aggiornato con quotazioni Eurotax.
L’auto è veloce, anzi velocissima. E permette di godersi un lungo viaggio senza stancare. Non rinuncia alla sportività quindi, ma nemmeno alla polivalenza che ha sempre caratterizzato le sportive di Stoccarda. La ricarica poi è semplice e relativamente rapida, ma non sarà questo ad allontanare gli appassionati dall’elettrico di Porsche: Cross Turismo, con un prezzo di partenza di quasi 100.000 euro, non è per tutti. D’altronde Taycan è una Porsche a tutti gli effetti.