smart è ormai una pietra miliare nel mondo dell’auto. Con il passare degli anni si è rinnovata e oggi, dopo tanti anni si trasforma e diventa smart “EQ” ovvero a sola trazione elettrica sia in versione fortwo che in versione forfour. Queste nuove versioni saranno in grado di competere con la versione a benzina? Lo scopriamo nel nostro test drive.
La mobilità cittadina è diventata sempre più complicata e ogni giorno vengono imposti nuovi paletti alla possibilità di utilizzare l’auto secondo le proprie esigenze. Non passa momento in cui, sui giornali, non appaia una notizia allarmante riguardo la mobilità urbana e agli occhi di molti pare non esserci soluzione.
In realtà la soluzione ad una mobilità libera ed incondizionata c’è, ed ancora una volta si chiama smart. La piccola vettura, che nasce dalle costole del colosso tedesco Daimler, si rinnova ancora e dopo l’ultima versione motorizzata a benzina (che ha riscosso un buon successo di vendite) arriva oggi la nuova smart EQ fortwo, figlia di una filosofia globale iniziata qualche tempo fa dal costruttore tedesco e che punta ad uno sviluppo importante di vetture elettrificate all’interno del proprio catalogo. smart EQ fortwo andrà quindi a sostituire l’attuale versione con motore a benzina e nel corso dei prossimi anni sarà l’unica proposta presente a catalogo.
Ma la vera domanda è: smart EQ fortwo sarà in grado di raccogliere l’eredità lasciata dalla regina oppure l’auto elettrica è un giocattolo costoso per ecologisti che lascia a piedi dopo la prima curva? La risposta, ammetto, non è arrivata immediatamente e nel momento in cui ho preso per la prima volta a contatto con la nuova smart EQ fortwo ho pensato che fosse difficile riuscire a soppiantare un prodotto sostanzialmente perfetto quale quello a benzina.
smart ha infatti, da sempre, impersonato un grande senso di libertà e di indipendenza e i primi giorni ho pensato che difficilmente questo spirito sarebbe arrivato anche nella versione 100% elettrica che, per sua natura, pare porre dei grandi limiti, soprattutto per quello che riguarda l’autonomia – fisiologicamente diversa da un motore termico.
Dopo due settimane di intenso utilizzo mi sono ricreduto in toto, non tanto colto da un improvviso spirito ambientalista, ma piuttosto arreso di fronte ad una realtà evidente, ovvero che la piccola tedesca elettrificata riesce ad offrire ancora più libertà mantenendo lo scatto fulmineo (da 0 a 60 kmh in 4,9 secondi) e la capacità di girarsi in un fazzoletto il tutto con un piacere di guida tutto nuovo, visto che il baricentro molto basso – dato dal posizionamento delle batterie nel pianale – facilita la guida sportiva.
La questione dell’autonomia è innanzitutto di natura psicologica nel senso che la batteria della nuova smart EQ fortwo, da 17,6 kWh di potenza rappresenta di fatto il giusto compromesso tra peso da trasportare e autonomia di guida. Dopo i primi giorni di utilizzo ci si rende immediatamente conto che in realtà la necessità di km giornalieri è ben al di sotto di quella che è la potenziale percorrenza offerta dalla piccola tedesca e quindi con il passare dei giorni si prende un po’ la mano e si familiarizza con le distanze ed i tempi che eventualmente bisogna inserire all’interno della propria routine per la ricarica dell’accumulatore che garantisce, secondo il ciclo di omologazione NEDC, 160 km di autonomia. Ovviamente la massima distanza percorribile dipende dallo stile di guida e dall’eventuale utilizzo di elementi quali il condizionatore, ma comunque, nonostante un uso pressoché incondizionato, non mi sono mai trovato in difficoltà, complice anche il fatto che la ricarica della batteria avviene in tempi rapidi.
smart EQ (fortwo e forfour) può essere ricaricata presso il proprio domicilio con una normale presa di corrente, in circa sei ore, attraverso l’installazione di una WallBox, che garantisce un pieno alla batteria in circa tre ore e mezza oppure, più comodamente, attraverso una colonnina a ricarica rapida che porta alla batteria dal 10% all’80% in meno di 40 minuti. Quest’ultima condizione può essere raggiunta solo ed esclusivamente attraverso equipaggiamento opzionale del caricatore di bordo 22 kW. Un optional da 861 euro che risulta essere tuttavia quasi indispensabile, specie se si pensa di utilizzare molto la ricarica attraverso le colonnine pubbliche.
Certo la mobilità elettrica richiede un cambio di approccio e questo fatto viene ammesso anche nel video, ma a conti fatti, dopo un paio di settimane di utilizzo intenso, mi sono reso conto di quanto la mobilità elettrica sia in grado di offrire grandi libertà, soprattutto se si pensa ai tanti vantaggi connessi a questa tipologia di vetture.
Per esempio l’assicurazione di un’auto elettrica è meno cara, così come esistono numerosi benefici di carattere fiscale che variano un po’ da regione a regione, ma che comunque vedono la macchina elettrica come un oggetto sostanzialmente esente da bollo praticamente ovunque e per molti anni – se non a vita. I vantaggi più importanti derivano poi invece dalla mobilità cittadina che offre numerosi benefici alle vetture ad emissioni zero. Pensiamo per esempio al Comune di Milano che permette il libero accesso all’interno dell’area C senza la necessità di dover pagare i 5 euro di ingresso giornaliero ed in più offre sosta libera e gratuita tanto sulle “strisce blu” (la cui sosta è ovviamente a pagamento) quanto sulle “strisce gialle” (la cui sosta riservata ai cittadini residenti), ovviamente a condizione di avere preventivamente richiesto un permesso presso l’amministrazione comunale.
A conti fatti i risparmi che possono essere maturati sono veramente importanti e sebbene il costo iniziale può essere superiore è facile realizzare che, nell’arco di pochi anni, ci si può tranquillamente ripagare dell’investimento, specie se l’auto viene poi effettivamente utilizzata.
Ciliegina sulla torta, almeno in questo periodo, è poi l’EcoBonus che ad una vettura come questa, a zero emissioni, contribuisce in maniera molto importante dando un risparmio iniziale di 4.000 €, che possono diventare € 6.000 nel momento in cui si rottama una vettura più vecchia.
Certo una vettura come smart EQ fortwo, al momento, limita quello che è l’uso legato alle lunghe percorrenze ma, onestamente, quante smart si vedono in autostrada?
smart si è rinnovata integralmente, non solo nella sua versione a due posti (fowtwo) ma anche nella versione a quattro posti (forfour) che, in quanto a misure, ha preso il posto della “vecchia” Classe A e che quindi è dedicata a tutti coloro i quali sono alla ricerca di una capacità di carico superiore oppure semplicemente che vogliono poter trasportare quattro persone in assoluta libertà. Dal punto di vista tecnico non ci sono variazioni di rilievo tra le due proposte: la stessa batteria, sostanzialmente la stessa autonomia, lo stesso scatto, lo stesso motore elettrico, ma soprattutto la stessa garanzia di otto anni oppure 100.000 km all’accumulatore (prodotto in Germania) che va quindi a fugare ogni dubbio di coloro i quali magari hanno paura che la batteria della macchina diventi un po’ come quella del telefonino, che dopo un anno inizia a durare poco.
In futuro poi vedremo arrivare altri servizi tipicamente smart che permettono di rendere ancora più semplice la mobilità cittadina. Questi si chiamano “ready to park”, “ready to charge” e “ready to park and charge” tutti inclusi all’interno dell’unica App “Ready to Park&Charge” e sono tutti servizi fruibili comodamente dal proprio smartphone. Il primo servizio permette di ovviare alla carenza di parcheggi ed offre quindi una disponibilità in tempo reale di posti auto all’interno di autorimesse selezionate e che aderiscono al programma offerto da smart.
Il servizio è attualmente attivo in diverse città e a Milano saranno disponibili ben 35 parcheggi. Il secondo servizio, ready to charge, ovvia all’annoso problema della “colonnina occupata” e quindi attraverso l’applicazione sarà sempre possibile verificare, in tempo reale, l’eventuale disponibilità di una colonnina per la ricarica della propria vettura. Il terzo servizio, il cui nome è appunto una combinazione dei primi due permette di usufruire di entrambe le esperienze ovvero parcheggiare e poter ricaricare la propria vettura. Tutti i servizi potranno poi essere pagati tramite la app, con un semplice clic.
Sempre in tema di servizi smart non si può fare a meno di menzionare la comoda applicazione smart EQ control che permette di restare sempre in contatto con la propria vettura. Dopo una semplice fase di registrazione che permette all’applicazione di collegarsi con la propria smart EQ fortwo o forfour si può accedere ad un mondo di funzioni che permettono di avere sempre sotto controllo i principali parametri della vettura e addirittura attivare delle funzioni da remoto. Smart EQ control permette infatti di monitorare, da remoto, lo stato di carica della batteria così come l’autonomia residua e l’eventuale tempo mancante alla carica totale.
Se poi provvedete alla ricarica attraverso la rete domestica potete, sempre tramite il vostro smartphone, programmare il pieno di elettroni, magari nel momento in cui c’è meno consumo di energia elettrica in casa oppure quando l’energia vi costa meno. Ma non è tutto: l’applicazione può essere utile anche come strumento per migliorare le proprie prestazioni alla guida della vettura elettrica.
Grazie al monitoraggio costante del vostro stile di guida è in grado di dare un punteggio eco score e suggerire azioni correttive volte ad aumentare la percorrenza massima a bordo della vostra smart EQ fortwo o forfour. Se poi volete entrare nella vostra macchina e avere già il clima perfetto basta un clic per accendere il climatizzatore da remoto.
smart EQ fortwo parte oggi da € 23,497,60 (IVA incl.): zero ecotassa governativa e fino a 6.000 € di Ecobonus.
Per ulteriori info: https://bit.ly/34yOUep