[VIDEO] Prova su strada Ferrari Portofino M, tutto il piacere di un V8 da 620 CV

Abbiamo guidato la nuova Ferrari Portofino M, Modificata. Velocissima, grazie ai 620 CV erogati dal V8 3,9 litri turbo e al nuovo cambio ad 8 rapporti, e al contempo estremamente docile se glielo si richiede. È una vettura, la nuova Portofino M, che sa emozionare in ogni momento della guida


Guidare la nuova Ferrari Portofino M è un privilegio che ognuno dovrebbe potersi concedere. È il ritratto di come dovrebbe essere un’automobile. C’è tecnica, velocità, passione. C’è una vita nel mondo delle competizioni, alla ricerca di un sottile equilibrio tra eleganza e prestazioni. Salire a bordo significa ritrovare l’entusiasmo di un bambino, l’emozione di un giro in macchina per il gusto di farlo. Perché la destinazione non è mai stata così poco importante. La M sta a Modificata, una sigla nata con la Ferrari 512 nel 1970 e impiegata per la quinta volta con la nuova Ferrari Portofino. Perché Ferrari ha reagito alle nuove normative sulle emissioni (Euro 6D) reinventando un classico, l’otto cilindri a V da 3,9 litri turbo con cui ha vinto per quattro volte consecutive il premio International Engine of The Year. Così l’auto monta un filtro GPF, ma invece di perdere potenza va a guadagnarne, arrivando ad esprimere 620 cavalli e 760 Nm di coppia massima. Le modifiche però sono moltissime, dalle nuove modalità sull’iconico manettino al cambio ad 8 rapporti. Ma a rinnovarsi è anche lo stile, certamente più sportivo ma ancora elegante.

Il design di nuova Ferrari Portofino M

Ferrari Portofino M Celeste Met

Le linee della vettura sono state riviste, ma non sconvolte. Le prese d’aria sono più generose, mentre la calandra è stata impreziosita con nuove stecche in alluminio. La linea dei gruppi ottici grida Ferrari, mentre il paraurti è stato ridisegnato per convogliare al meglio i flussi d’aria. Elegante ma sportivo, il “taglio” sulla fiancata è tra le poche linee nette presenti sull’auto, perché ad uno sguardo d’insieme i profili sono fluidi, disegnati dal vento con l’obiettivo di massimizzare l’aerodinamica e la classe della vettura. È nuovo anche l’impianto di scarico, così come l’estrattore. Il tetto, marchio di fabbrica del Cavallino, è rigido ma resta leggerissimo. Cambiano anche i cerchi, dedicati alla Portofino M e già iconici.

Gli Interni, tra il lusso e lo sportivo

Gli interni della vettura riflettono l’anima estremamente versatile dell’auto. A tratti sportivissima, con una cascata di carbonio che ricopre tunnel centrale, volante e parte della plancia, a tratti lussuosa, con l’Alcantara che si incontra alla pelle di sedili e rivestimenti. Non cede il passo al mondo digitale, la Portofino M, che mantiene il suo glorioso contagiri al centro della strumentazione tra i due display TFT. Ed è come trovarsi in un museo dell’automobile, un luogo in cui l’industria va a cercare le sue citazioni: il pulsante dello start per accendere il motore sul volante con i Led per la cambiata, le palette in carbonio sul piantone dello sterzo, le posizioni del cambio a pulsante. Il display dell’infotainment da 10,5 pollici è accompagnato da uno schermo da 7” dedicato al passeggero, in cui è possibile avere informazioni sulla guida e su altri parametri.

I miglioramenti tecnici apportati alla Modificata

Motore V8 Ferrari Portofino M

La lista degli aggiornamenti che hanno permesso di aumentare prestazioni e godibilità della vettura è lunga, a cominciare dalle modifiche apportate al propulsore. Quest’ultimo, per compensare all’introduzione del filtro GPF, può contare su nuove valvole e condotti di aspirazione rivisti per migliorare la combustione, oltre ad un nuovo sensore per rendere ancora più accurato il lavoro della turbina. Il cambio (a doppia frizione e carter secco), altro piccolo capolavoro del Cavallino Rampante, perde 6 chili e guadagna un rapporto, ma non solo: riesce ad erogare il 35% di coppia motrice in più in fase di cambiata. In termini di guida poi è stato rivisto il comando del freno, più corto e sensibile, così come il carico del volante, che rispetto alla Portofino “standard” garantisce un miglior feeling nella guida sportiva. La posizione Race del manettino poi (che si aggiunge alla nuova WET, a Comfort, Sport ed ESC-OFF), porta al debutto su di una Gran Turismo il Ferrari Dynamic Enhancer, un sistema che lavora assieme al Torque Vectoring per quello che in Ferrari chiamano il “Fun To Drive”, puro divertimento di guida. A tal proposito infine, è stato anche rivisto accuratamente l’assetto.

La guida

Ferrari Portofino M Frontale

Sali sulla Ferrari Portofino M e resti sorpreso. Di quanto sia comoda e rifinita, ma al tempo stesso cruda. È come se in Ferrari abbiano trovato il modo di costruire due automobili in una. Il comfort è elevato, ma non va oltre al necessario, perché i bei rivestimenti in Alcantara finiscono per cedere il posto ad una fibra di carbonio perfettamente lavorata. Poi arriva il momento di premere il pulsante rosso con scritto ENGINE, così vicino allo stemma del Cavallino Rampante su sfondo giallo. Il V8 si accende con un ruggito. Un ruggito vero e gutturale, di carattere. Per quanto sia stata presentata come una vettura versatile, il comportamento in città lascia stupefatti. Lo sterzo è preciso ma non certo impegnativo, mentre l’erogazione del V8 risulta a dir poco scandalosa. Con il cambio in automatico si può viaggiare in ottava marcia a 70 orari, mai uno strappo. Non è agitata o rabbiosa la Ferrari Portofino M, per lo meno non in città, dove viaggiando col tettuccio aperto si gode dell’elasticità del motore e del suo suono sempre pieno e vigoroso. Gli indicatori di direzione si attivano direttamente dal volante, mentre le telecamere di parcheggio aiutano in manovra. Caricando il pedale del gas la Portofino M scala due marce, comincia a fare la voce grossa. I ragazzini tirano fuori l’iPhone per riprenderti, anche perché l’esemplare in prova non ha targa all’anteriore. A tradire l’indole sportiva dell’auto è il pedale del freno, che ora ha una corsa più corta rispetto a prima: nonostante sia stato reso più modulabile, i freni carboceramici inchiodano la vettura all’asfalto in tempo zero e richiedono un minimo di apprendistato per essere impiegati al meglio.

Volante Ferrari Portofino M

In autostrada, complice una nutrita schiera di ADAS (tra cui il Cruise Control adattivo) la macchina risulta piuttosto confortevole. D’altronde il motore, a velocità codice, viaggia a riposo. Per onore di cronaca poi, segnaliamo che la Portofino M si fa apprezzare anche a cielo aperto. Oltre i 130Km/h però, è conveniente montare il Wind Deflector per un maggior comfort. Ad ogni modo per i mesi più freddi (abbiamo guidato a fine inverno) c’è il Neck Warmer, un getto d’aria calda che avvolge il collo con un’intensità proporzionale alle velocità raggiunte.

Nel misto le cose cambiano radicalmente. Sù il tettuccio – operazione che può essere fatta in movimento fino a 45 Km/h – e giù col pedale del gas. L’auto si trasforma, è Ferrari. Cambio in modalità sequenziale, manettino nella nuova posizione Race, emozione pura. La Portofino M accelera paurosamente, con il motore che supera di slancio i 7.000 giri urlando con foga. Metti dentro una marcia e l’erogazione resta piena mentre la spinta inchioda al sedile. La reazione è immediata, non esiste turbo lag. La macchina viaggia incollata all’asfalto, velocissima nei cambi di direzione. Il volante sembra consegnarti in mano l’asse anteriore, chirurgico, mentre il pedale del gas ti lascia guidare con il posteriore. Merito del nuovo FDE (Ferrari Dynamic Enhancer) disponibile esclusivamente in modalità Race, che viene combinato con il sistema SSC (Side Slip Control). In sostanza, la Ferrari Portofino M ti lascia giocare di traverso in uscita di curva, perché poi va a riprenderti. Si riallinea da sola senza che tu possa concludere il sovrasterzo nel peggiore dei modi. Trasmette sicurezza, l’impressione è di essere quasi piloti. O comunque di non cavarsela niente affatto male. Per chi pilota lo è davvero invece, c’è la possibilità di disattivare i controlli elettronici, trovandosi faccia a faccia con i 620 CV erogati dal propulsore.

Quanto costa la Ferrari Portofino M

Capote Ferrari Portofino M

La Ferrari Portofino M ha un prezzo di listino che parte dai 206.000€, appena poco sopra alla Roma che sul cartellino del prezzo ha 201.000€. Naturalmente vanno tenute a mente opzioni pressoché irrinunciabili (come sensori e telecamera di parcheggio) che fanno lievitare il prezzo. Le prime consegne in Italia e nel resto d’Europa sono previste a partire da giugno 2021, mentre negli Stati Uniti e nei paesi con guida a destra arriverà circa quattro mesi più tardi.

In Conclusione

Ferrari Portofino M posteriore

La Ferrari Portofino M rappresenta il meglio dell’Italia. Un’Italia che inventa e insegna, che fa sognare. Perché nasce da un limite (quello delle emissioni) e si reinventa più bella, sportiva ed incisiva. È una spider di razza, ed è forse il vero riferimento per la categoria. Perché di una Ferrari non penseresti mai che possa essere versatile, invece è questo il suo pregio più grande. Il trait d’union tra esterni, interni e guida è proprio questo: la Portofino M ha più di un’anima, confortevole oltre ogni aspettativa, resta in grado di regalare emozioni che solo a Maranello sono in grado di trasmettere.

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