Volkswagen CC prova su strada

Volkswagen CC
Quattro anni fa il debutto della prima Volkswagen Passat CC. La prima coupé quattro porte che ha ottenuto fin da subito un positivo riscontro da parte del pubblico, testimoniato dalle oltre 319.000 vetture vendute dal 2009.
Per la nuova generazione la casa tedesca ha pensato di smarcarla dal suo modello d’origine per conferirle più indipendenza ed anche prestigio, ribattezzandola con semplicità è chiarezza Volkswagen CC.

Pochi ritocchi estetici per la Volkswagen CC
Così è stato rispettato il detto che “modello che vince si cambia poco” ed allora il team di Klaus Bischoff, Responsabile del Design Volkswagen, ha rivisto il design della Volkswagen CC definendo in modo ancora più netto e coerente il frontale e la parte posteriore, secondo il nuovo corso stilistico della casa di Wolfsburg, che dona alla vettura un aspetto ancora più elegante e al tempo stesso più sportivo.
La calandra del radiatore, con i suoi 3 listelli cromati, malcela una stretta parentela sia con la Passat prodotta a Chattanooga, nel Tennessee, per il mercato americano, che con la Phaeton prodotta presso la Fabbrica di Vetro di Dresda.
Completano le modifiche estetiche due nuovi cerchi in lega leggera, i Kent da 17 pollici ed i Lakeville da 18” e tre nuovi colori della carrozzeria: i metallizzati Black Oak Brown e Fontana Red e la vernice premium Oryx White.
Scendendo nei dettagli, il lifting al quale è stata sottoposta la CC ha avuto come obiettivo il mantenimento dell’eleganza della berlina ed, al contempo, esaltarne lo spirito sportivo della coupé.
Così le fiancate vengono rimarcate e slanciate frapponendosi all’imponenza del cofano e del paraurti posteriore.
Nuovi i gruppi ottici posteriori dotati di luci a LED.
Il terminale di scarico identifica il modello: per esempio, le motorizzazioni fino a 210 CV si
possono riconoscere dalla presenza del doppio terminale di scarico sul lato sinistro. Se il motore 170 CV è abbinato alla trazione integrale 4Motion ci saranno due terminali, non cromati, uno su ciascun lato. Se invece sono cromati, allora siamo al cospetto del top di gamma, l’FSI V6 di 3,6 litri e 300 CV, in arrivo a giugno 2012.
Nuovi anche gli interni, molto accoglienti e spaziosi, grazie alla configurazione quattro porte che dona luminosità e visibilità.
I sedili posteriori sono singoli mentre quelli anteriori hanno una forma sportiva ed ergonomica e si sono dimostrati comodi anche nelle lunghe percorrenze, potendo sfruttare la regolazione elettrica in 12 modalità. Oppure la ventilazione, attivabile dal sistema di climatizzazione grazie a ventole che convogliano l’aria fresca attraverso piccoli canali ricavati nel supporto in schiuma e nel
relativo materiale di rivestimento del sedile (tessuto Function o pelle Nappa).
Solo su richiesta è disponibile per il vano posteriore un unico divano (3 posti), come la funzione di massaggio per il sedile del guidatore.
La plancia è stata modificata ed i due vani portaoggetti al di sopra della
consolle centrale sono stati sostituiti con un elegante orologio analogico, piccolo tributo alla ammiraglia Phaeton.

Quattro motorizzazioni al lancio per la Volkswagen CC
In tutto sono sei le motorizzazioni a disposizione della CC, delle quali quattro al lancio e due in arrivo a giungo.
Ricapitolando, al lancio solo un motore benzina, il TSI 1.8 da 160 CV abbinato al cambio manuale o, su richiesta, all’automatico DSG, e tre diesel TDI tutti 2 litri: il 2.0 TDI BlueMotion Technology 140 CV con cambio manuale (o il doppia frizione DSG su richiesta); il 2.0 TDI BlueTDI 140 CV con cambio manuale ed infine il più potente 2.0 TDI BlueMotion Technology 170 CV abbinato ad un cambio DSG.
A giugno 2012 previsto l’arrivo del benzina V6 TFSI 3,6 da 300 CV con cambio a doppia frizione  DSG e trazione integrale 4MOTION ed il 2 litri TDI BlueMotion Technology 170 CV con cambio DSG 4MOTION.

Volkswagen CC su strada
La versione della Volkswagen CC che abbiamo guidata è stata la 2.0 TDI BlueMotion Technology 140 CV con cambio manuale, ovvero quella che si presume debba diventare la best seller dell’intera gamma.
L’impatto estetico è subito importante: siamo di fronte ad una vettura quattro porte che si definisce lo stesso una coupé. I piccoli ritocchi estetici non l’hanno stravolta ma, anzi, hanno puntato a migliorarla ed a renderla ancora più una incognita a per questo più attraente.
Le sue dimensioni esterne (4,8 metri di lunghezza, 1,82 di larghezza, 1,41 di altezza) non la rendono così imponente, a quello ci pensa il nuovo design della mascherina frontale ed il disegno dei nuovi fari posteriori.
Di certo però ne trae vantaggio l’abitabilità interna visti i conseguenti ampi spazi, con la differenza di un solo centimetro per quella posteriore tra la versione a 4 ed a 3 posti (1.497 contro 1.496 mm) mentre l’altezza varia dai 949 mm davanti (955 con tetto scorrevole panoramico) ai 930 mm (922 versione 5 posti) dietro senza dare alcuna sensazione claustrofobica.
Insomma, per chi la usa per lavoro, oppure per la famiglia, non trova costrizioni strutturali, tanto che i sedili, nella seppur non troppo lunga prova su strada nella Francia meridionale, si dimostrano confortevoli.
La partenza ci mette subito così a nostro agio ed il cambio si dimostra reattivo ed elastico, rispondendo sia nelle fasi di percorso più tranquille che in quelle dove chiediamo al TDI 2 litri abbastanza dai suoi 140 CV.
Buono il comfort di marcia grazie all’insonorizzazione, migliorata con l’uso di ulteriori materiali fonoassorbenti nelle zone anteriori, laterali e posteriori ed a una protezione sottoscocca a elevata efficienza, a gusci dei passaruota in materiali ottimizzati sotto il profilo acustico e a un supporto del cambio migliorato.
La visibilità grazie alla configurazione della coupé con 4 portiere è buona e non ci sono evidenti angoli bui e, in caso, ci pensa la retrocamera ed il sistema di avviso di pericolo (che funziona sotto i 30 km/h), entrambi optional.
Sulla CC che abbiamo potuto testare, le dotazioni tecnologiche a supporto alla guida comprendevano il Park Assist (ridotto addirittura a 21 cm), il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore; il Side Assist Plus con Lane Assist (prima VW ad esserne dotata); la regolazione automatica della distanza ACC (con sistema di controllo perimetrale Front Assist e funzione di frenata di emergenza City) ed il DCC (regolazione adattiva dell’assetto, di serie a partire da 170 CV), tutte tecnologie che si pagano a parte ma che fanno sempre comodo.
Il mondo automobilistico è in costante cambiamento e dimostra non solo di adeguarsi alle dinamiche di mercato ma anche di saper essere proattivo, anticipando anche le tendenze. In fondo, oltre 319 mila vetture vendute a partire da 30 mila euro dimostrano tutta la bontà del progetto ed il riscontro effettivo sul mercato.

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