Volkswagen – Giugiaro è un matrimonio annunciato. Per il momento le due aziende non confermano ma nemmeno smentiscono gli spifferi che da più parti si sentono circolare: il colosso tedesco acquisirà il controllo di Ital Design.
L’azienda è stata fondata nel 1968 a Torino da Giorgietto Giugiaro e Aldo Mantovani con il nome originario di SIRP (Società Italiana Realizzazione Prototipi S.p.A.). Ora la proprietà è della famiglia Giugiaro, con Giorgietto presidente ed il figlio Fabrizio suo vice e Direttore Stile.
La matita di Giugiaro collabora con molte case automobilistiche ed altre aziende che vogliono dare al design dei propri prodotti un ruolo fondamentale.
L’azienda è nata insieme al progetto Alfasud e la collaborazione con il Gruppo FIAT è proseguito con molti modelli di successo come la prima Panda del 1980, Grande Punto, Delta, 159, Brera e per Maserati con la Quattroporte, Coupè e Spyder.
Pochi anni dopo la fondazione inizia la sinergia con Volkswagen con la realizzazione per la casa di Wolfsburg tre auto: Passat, Scirocco e la prima Golf del 1974. Il legame tra le due case è quindi molto radicato nel tempo.
La mossa di Volkswagen è coerente con il progetto 2018 che pone come obiettivo quello di diventare il primo costruttore mondiale di auto con 10 milioni di veicoli.
Il piano industriale di Volkswagen prevede infatti solo per quest’anno 60 nuovi modelli per tutti i marchi tra novità e restyling.
Per fare questo il management tedesco ha bisogno non solo di ingegneri ma soprattutto di auto che facciano presa sul pubblico, che mantengano la personalità di ogni brand nonostante sfruttino gli stessi pianali comuni a più mezzi.
In VW da agosto 2009 Luca De Meo mentre il Centro Stile è diretto dall’italiano Walter de’ Silva. Entrambi ex Alfa Romeo.
Da notare che tra de’ Silva, a capo di un lavoro colossale, e Giugiaro c’è un rapporto di reciproca stima e lunga amicizia.
Per questo l’acquisto del ramo d’azienda è strategico per Wolfsburg. Non sappiamo se sia un affare vista che la cifra da investire rimane ancora top secret.
Infine Volkswagen sta iniziando un processo di conversione indirizzato alla motorizzazione ecosostenibile e la commessa di $500 milioni che Ital Design ha firmato a gennaio con HK Motors (nuova casa americana sostenuta da capitali cinesi) per la produzione entro 5 anni di 6 milioni di auto ibride rappresenta un valore aggiunto importante.
Quindi non è economico il motivo per cui la famiglia Giugiaro vuole cedere l'”atelier” fondato nel 1968 insieme ad Aldo Mantovani. La crisi che affligge il settore dell’auto l’ha appena sfiorata. L’ultimo bilancio pubblicato (anno 2008) riporta ricavi in crescita del 6,2%, a 136 milioni di euro.
Con l’acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte di Volkswagen, non è chiaro quale sarà il futuro di Giorgetto Giugiaro e del figlio Fabrizio, ne’ se negli impianti di Moncalieri continueranno a collaborare con altre case automobilistiche.
Quello che è certo, è che l’Italia perderà un altro pezzo del suo made in Italy che fa parte del patrimonio culturale ed industriale.