Volvo V70, tornano i celebri allestimenti Polar e Super Polar

Negli anni Novanta erano due allestimenti molto amati dagli italiani, soprattutto grazie a un vantaggioso rapporto qualità-prezzo. A distanza di più di un ventennio, la Volvo ripropone le varianti Polar e Super Polar per la Volvo V70. Intatto il connubio tra il listino e l’offerta di accessori. Oltre all’essenziale, di serie c’è il City Safety e il sistema di interfaccia e connettività Sensus Connected Touch (dedicato all’infotainment).

Il “revival” include tutti i modelli della station wagon svedese equipaggiati con un motore turbodiesel, dal 1.6 D2 al 2.0 D3 e D4, arrivando al 2.4 D4 e D5. Ancora top secret i prezzi. Distinguerli dagli altri sarà piuttosto semplice: sulla carrozzeria sarà infatti applicato il vecchio logo “Polar”, lo stesso usato nel 1989 sulla 240 SW (venduta in 15.000 esemplari nell’arco di cinque anni).

 

Si tratta di due allestimenti che hanno contribuito a scrivere la storia del marchio, tanto da meritare un posto nel museo della Casa, a Göteborg. Concepiti dalla filiale italiana per stimolare le vendite delle station wagon e cercare di attrarre una fetta di automobilisti più vasta, le Volvo Polar e Super Polar hanno visto la luce, rispettivamente, nel 1989 e nel 1990. Il target di riferimento era più giovane rispetto ai clienti usuali, con un occhio anche alle donne e ai professionisti.

Così anche il prezzo è stato abbassato, per una maggiore accessibilità a tutte le tasche, mantenendo un gamma di accessori “basic” ma efficiente. Dopo la seconda generazione della Polar (dal 1995 al 1997) sulla 940 SW, nel 2009 l’allestimento è tornato disponibile sulla V50 (15.600 unità vendute fino al 2012). Gli anni sono passati, ma la formula è rimasta sempre la stessa: proporre una vettura premium a un prezzo d’occasione.

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