L’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, lo scorso 14 dicembre, ha introdotto controlli più severi, inclusi i test salivari antidroga durante i posti di blocco. Tuttavia, questa misura ha sollevato preoccupazioni per chi è in terapia con farmaci regolarmente prescritti, che potrebbero risultare positivi ai test nonostante un uso legittimo.
Secondo Maurizio Giacomazzi, segretario dell’associazione Farmacieunite, “la situazione è complessa” poiché mancano linee guida chiare da parte del Ministero dei Trasporti e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Per questo motivo, l’associazione ha richiesto all’Aifa una lista ufficiale dei farmaci interessati e i parametri necessari per stabilire eventuali situazioni di eccesso, simili a quelli già in vigore per l’alcol.
Ad oggi, non esiste una lista esaustiva dei farmaci a rischio, ma sono noti alcuni principi attivi che potrebbero risultare rilevabili nei test e influenzare le capacità di guida:
Questi farmaci possono potenzialmente compromettere le capacità di guida, ma l’effettiva pericolosità dipende da fattori come il dosaggio, il tempo trascorso dall’assunzione e la sensibilità individuale.
Una nota del Ministero dei Trasporti, pubblicata il 14 dicembre 2024, specifica che i pazienti in terapia con farmaci rilevabili durante i controlli devono attenersi alle indicazioni mediche prima di mettersi alla guida. Portare sempre con sé la ricetta medica personale è consigliato per giustificare l’uso legittimo del farmaco.
Nel frattempo, sono allo studio nuove misure da parte di Aifa e Ministero dei Trasporti, con incontri tecnici programmati nelle prossime settimane per chiarire cosa succede ai pazienti trovati positivi durante i controlli.
Le farmacie, attraverso professionisti come farmacisti e medici, giocano un ruolo cruciale nell’assistenza ai pazienti. Come spiega Giacomazzi, l’approccio di Farmacieunite è improntato alla prudenza: “Sapendo quale farmaco è in uso, possiamo consigliare di evitare di mettersi alla guida o di aspettare un certo tempo. Ma per ora non possiamo fornire indicazioni più specifiche”.
In attesa di linee guida ufficiali, è importante che i pazienti seguano con attenzione le istruzioni del medico e del farmacista, soprattutto in relazione ai tempi di somministrazione e alla possibilità di guida.
L’assenza di parametri precisi per i farmaci, simili a quelli già definiti per l’alcol, rischia di creare confusione e disagi, non solo per i pazienti, ma anche per le forze dell’ordine chiamate a interpretare i risultati dei test. Una regolamentazione chiara potrebbe evitare problemi legali per chi utilizza farmaci prescritti e garantire maggiore sicurezza stradale.