L’ultimo DPCM firmato da Mario Draghi, a quanto pare, non sta sortendo gli effetti previsti: l’epidemia da Coronavirus continua ad avanzare e il Governo Italiano ha deciso di giocare l’arma del “decreto legge“, firmato dal Premier di Palazzo Chigi nella giornata di venerdì 12 marzo con l’intenzione di inasprire ulteriormente le regole volte a limitare un aumento dei contagi che, nell’ultimo periodo, si stanno facendo sempre più preoccupanti.
Le nuove misure saranno valide dal prossimo lunedì, 15 marzo, fino al termine delle festività pasquali del 6 aprile e prevedono innanzitutto il passaggio automatico in zona arancione di tutte quelle regioni (poche) rimaste in zona gialla. Oltre a ciò è stato introdotto un nuovo criterio che fa scattare immediatamente la fascia rossa qualora si superi in una data area d’Italia la soglia dei 250 contagi a settimana ogni 100mila abitanti, che quindi limiterà ulteriormente uno spostamento tra regioni ormai prossimo all’ennesima proroga successiva all’attuale termine utile del 27 marzo.
Il risultato di questo intervento è il passaggio in zona rossa dal 15 marzo di gran parte delle regioni italiane, nello specifico la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, le Marche, la Puglia, la Campania, il Molise, la Basilicata e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Tutte le altre manterranno il colore arancione, mentre l’unica voce “fuori dal coro” sarà la Sardegna, che rimarrà in zona bianca.
Le imminenti festività pasquali, quindi, si preannunciano molto simili a quelle natalizie di tre mesi fa: dal 3 al 5 aprile, infatti, l’Italia tornerà in lockdown e si tingerà completamente di rosso, il che significa che quasi tutti gli spostamenti saranno interdetti sull’intero territorio nazionale. Le uniche eccezioni sono rappresentate da motivi di assoluta necessità, salute o lavoro (con autocertificazione al seguito), così come di visita di parenti e amici verso un’unica abitazione privata (all’interno della medesima regione), una sola volta al giorno (dalle 5 alle 22) e nel limite di due sole persone assieme a quelle già presenti a destinazione.
Dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, invece, questo spostamento potrà essere effettuato solamente in zona gialla (entro la regione) e in fascia arancione (entro l’ambito comunale), mentre in zona rossa sarà vietato. Rimarrà ovviamente attivo il coprifuoco dalle 22 alle 5, così come tutte le regole specifiche per ogni singolo colore di fascia e le tradizionali regole anti-contagio a cui ormai siamo abituati da oltre un anno: distanziamento di almeno 1 metro, indossare la mascherina anche all’aperto e igienizzazione frequente delle mani.