L’abbigliamento da moto, salvo che non decidiate di scendere in pista con la vostra supersportiva, non è obbligatorio per circolare in moto o in scooter per le strade urbane o nelle autostrade.
Però è vivamente consigliato per la propria incolumità, su tutti i tipi di strada. Non previene gli incidenti, chiaro, ma grazie ai diversi livelli di protezione, è in grado di preservare la propria incolumità o almeno di limitare i danni in conseguenza di incidenti.
Un esempio? Oltre alle protezioni, obbligatorie e certifica UE, su spalle, gomiti per le giacche, sulle ginocchia per i pantaloni, sulle nocche e sulle dita per i guanti e, se le volete, sulla schiena, pensate anche allo stesso materiale utilizzato per costruire i capi. Infatti in caso di caduta si pensa subito alle abrasioni della pelle. Una giacca, come un pantalone, in pelle dallo spessore anche di 3 mm può limitare, se non evitare a seconda dell’entità della scivolata, danni a mani e gambe. Chiaro poi che la costruzione del capo deve essere di buona qualità e che le cuciture assumono un ruolo importante perché devono essere in grado di resistere agli strappi. Per questo alcune case hanno pensato di cucire, oltre che esternamente, anche internamente le proprie tute e di rinforzarle con delle coperture, sempre in pelle, con la doppia finalità di alleggerire l’impatto del corpo anche con lo spessore della cucitura, trovando una superficie piatta e liscia.
Oppure le giacche e i pantaloni in materiali resistenti alle abrasioni: sono molto frequenti quelle in Cordura così come gli inserti in Kevlar nei punti più soggetti ad attriti ed impatti.
Nemmeno le calzature sono obbligatorie però la maggior parte degli infortuni, spesso anche molto gravi, riguardano gli arti inferiori. Se ci pensiamo bene infatti in caso di pericolo la prima cosa che facciamo è quella di mettere i piedi giù dalla pedana dello scooter o dalle pedivelle della moto. Inoltre, in caso di caduta sono la prima parte del corpo a toccare terra. Un’adeguata calzatura può infatti prevenire slogature e fratture: anche in casi di cadute a velocità moderata se non da fermo.
Ma sono sistemi di sicurezza anche gli inserti riflettenti posti sulla parte anteriore e sulla schiena delle giacche come sui fianchi dei pantaloni. Le case poi stanno sviluppando prodotti colorati, per rendere i centauri più visibili agli altri mezzi in circolazione.
C’è chi sostiene che l’abbigliamento tecnico da moto non sia comodo e che la sicurezza non vada d’accordo con il comfort. Forse, lo era una volta, perché le case produttrici stanno sviluppando i loro capi per renderli anche più comodi e pratici. Il livello qualitativo è molto alto, vengono utilizzati materiali leggeri ma allo stesso tempo resistenti, così come per le protezioni, che nemmeno si avvertono indossando un capo, garantendo la comodità e la libertà di movimento, sia in sella che giù dalla propria moto o scooter.
Nei periodi caldi poi ci sono giubbini aerati, costruiti con retine traspiranti in modo da poter essere utilizzati anche con temperature classiche dell’estate: un modo per essere protetti senza soffrire troppo.
Ultima novità in via di sviluppo è l’introduzione dell’airbag: le case di produzione di abbigliamento si danno battaglia sul filo dei millisecondi. La differenza in più o in meno fa la differenza e la nanotecnologia sta dando una mano ai brand alle prese con questa innovativa soluzione per assicurare l’incolumità dei propri clienti.