Il passaggio di proprietà auto usate tra privati è una pratica in aumento ma non priva di rischi. I venditori infatti possono finire vittime di truffe, fenomeni illeciti sia a livello fiscale che civile. Proprio per scongiurare tali rischi ecco una serie di consigli utili per tutelarsi durante la vendita di un’auto usata, evitando cosi brutte sorprese. Vendere auto tra privati è una soluzione che vi consigliamo solo se avete qualche minima garanzia relativa a chi vende l’auto usata (conoscenze, precedenti acquisti da quella persona, o altro). Inoltre, prima di effettuare il passaggio di proprietà (sia dell’auto che della moto), vi consigliamo di informarvi bene sui suoi relativi costi e sulle tempistiche.
Vendere un veicolo significa sottoscrivere una “dichiarazione di vendita” e questa deve sempre essere compilata in ogni sua parte nel retro del certificato di proprietà con i dati dell’acquirente e con apposita marca da bollo di 16 euro: quindi la prima regola importante è che la dichiarazione di vendita non va mai sottoscritta in bianco, senza questi elementi e non va mai sottoscritta a favore di soggetti terzi diversi dal compratore che in quel momento paga il veicolo.
Inoltre non si deve mai dare al nuovo proprietario il libretto di circolazione prima che la dichiarazione di vendita sia stata autentica dal soggetto abilitato ed è buona norma farsi dare sempre una fotocopia della dichiarazione di vendita con l’autentica delle propria firma.
Da considerare poi che uno dei «trucchi» più utilizzati dai truffatori è il pagamento tramite assegno di pomeriggio, soprattutto di venerdì, quando le banche sono chiuse. In ogni caso, se si tratta di assegno circolare prima di firmare l’atto di vendita occorre verificare sempre la validità e l’originalità del titolo con la propria banca, e in presenza di dubbio è consigliabile rimandare la conclusione della vendita, anche perché, se ci si dimostra determinati nell’effettuare il controllo gli eventuali truffatori si dileguano.
Fonte | UNASCA