Assicurazione auto: come funziona il “bonus-malus”

Che cos’è il cosiddetto “bonus-malus”? La risposta è apparentemente molto semplice, ma spesso anche per questo tema regna la confusione. Proviamo quindi a rispondere. Il “bonus-malus” funziona – nel campo assicurativo – in base alla classi di merito. Quando si sottoscrive per la prima volta una polizza RC Auto si entra di diritto nella classe numero 14. Chi ha firmato la polizza, qualora non si renda causa di sinistri – avrà la possibilità di “salire” di una classe all’anno fino all’agognata numero 1.

Perché la prima classe sia così tanto sospirata è chiaro: il premio assicurativo (cioè il prezzo che ogni anno va versato alla compagnia) è tanto più basso man mano che si viaggia proprio verso la prima classe. Al contrario se l’intestatario dell’assicurazione si rende causa di un incidente andrà inesorabilmente a scivolare verso la classe più bassa – e di conseguenza dal premio più salato. Dalla classe d’ingresso – la 14 – è addirittura possibile cadere rovinosamente fino alla numero 18!

Su o giù, ma con regole diverse
“Buoni e cattivi” salgono e scendono però con un ritmo differente. Chi “va su” e non commette incidenti sale infatti di una fascia l’anno – al contrario chi scende “va giù” di due fasce per volta. Ciò fa ben  comprendere come “recuperare” il terreno perduto non sia così facile e che dopo aver causato un  incidente servano almeno un paio d’anni per recuperare terreno perduto.

Attenzione alle “Classe di convenzione universale”
Ogni compagnia assicurativa ha però regole differenti sulla gestione delle classi di merito ed è per questo che quando si decide di trasferire la propria polizza occorre sempre far riferimento alla cosiddetta “classe di convenzione universale”. In questo modo avremo sempre sotto mano una tabella in cui è possibile ottenere la reale classe di merito conseguita da ogni assicurato. Soluzione ideale per iniziare serenamente il rapporto con una nuova compagnia assicurativa.