Il mondo è sempre più ancorato ad internet, che in una manciata d’anni è diventato il più grande e vario negozio che si possa desiderare. I vantaggi, ovviamente, sono una scelta pressoché illimitata ed i prezzi, per forza di cose molto competitivi. Se ci aggiungiamo quella che per molti è la comodità di non dover uscire di casa, il quadro è completo. Così lo storico negozio di televisioni vicino a casa rischia di chiudere, al pari delle grandi catene di elettrodomestici che si vedono sempre più costrette a pubblicità e sconti, che al cliente finale (noi) non può che convenire.
È proprio questa la fonte del successo delle assicurazioni online, che possono permettersi prezzi più bassi a parità di servizio. Non dover coprire i costi di affitto e personale d’altronde è una base di partenza piuttosto solida per un’attività.
Tralasciando quelli che sono gli svantaggi di fare acquisti su internet, primo dei quali il modo compulsivo e spesso insensato di scegliersi i regali stessi, arriviamo al passaggio seguente.
Online come nella vita reale, chi ha la vetrina ampia ed il negozio in centro porta a casa più clienti. E la cosa funziona, ovviamente, anche per le assicurazioni. Le quali dal canto loro promettono di calcolare il preventivo con targa e data di nascita del conducente.
Purtroppo non è così, perché bisogna passare attraverso un iter di compilazione che può impiegare cinque o dieci minuti, il che diventa frustrante se pensiamo di ripetere la procedura per tutte le maggiori compagnie.
Ecco quindi che arriviamo ai comparatori. Un servizio semplice, che inserendo i propri dati una volta soltanto promette di sottoporli a tutte le compagnie assicurative -perché a seconda delle necessità ce ne sarà una più economica- e di trovarvi la meno cara a parità di servizi. Il tutto scrupolosamente gratis. C’è una tendenza che ci porta a pensare che nel mondo virtuale le cose siano gratuite, a partire dall’informazione e continuando con l’intrattenimento (musica, film, serie tv, giochi…) per non parlare della comunicazione e delle nostre vetrine personali con i social network. Anche la posta elettronica è gratis, e pensare che per spedire una lettera bisogna comprare un francobollo ed aspettare.
La realtà è che ognuno di questi servizi viene pagato con monete diverse dal denaro che possono essere dati, pubblicità o altro ancora. I problemi, anche nel caso dei comparatori, arrivano quando c’è un conflitto d’interesse.
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