Il nuovo anno si apre con un aumento del costo dei carburanti: la benzina tocca 1,8 euro al litro in modalità self-service, segnando un rincaro di 3 centesimi rispetto alla fine del 2024. Anche il gasolio sale, raggiungendo 1,69 euro al litro, mentre il Gpl cala a 0,73 euro al litro e il metano risale a 1,5 euro/kg.
Secondo le analisi di Staffetta Quotidiana, il rincaro è attribuibile in parte all’aumento del costo di miscelazione dei biocarburanti, introdotto il 1° gennaio, che incide per circa 2 centesimi al litro. Tuttavia, i rappresentanti dei consumatori, come il Codacons, denunciano rincari immotivati, accusando alcune compagnie di applicare aumenti speculativi. Il rincaro comporta un incremento di 1,5 euro per un pieno medio e può pesare fino a 36 euro l’anno per automobilista, escludendo gli effetti indiretti. L’aumento dei costi dei carburanti si riflette infatti anche sui trasporti su gomma, che rappresentano l’88% dei prodotti venduti in Italia, portando a un possibile rialzo generale dei prezzi delle merci. Le associazioni dei gestori, tra cui Faib Confesercenti e Fegica, puntano il dito contro Enilive, controllata di Eni, per aver aumentato i prezzi tra Natale e Capodanno. Durante lo stesso periodo, molti distributori a marchio Eni sono rimasti senza carburante, aggravando i disagi per automobilisti e piccoli gestori.
Il Codacons esprime preoccupazione per possibili aumenti speculativi non solo sui carburanti, ma anche su luce e gas, nonostante al momento manchino giustificazioni concrete. Inoltre, l’atteso riallineamento delle accise previsto dal Piano strutturale di bilancio potrebbe portare ulteriori incrementi. Tra le ipotesi vi sono interventi legislativi in via di definizione, come un possibile emendamento al decreto Milleproroghe. Le rilevazioni mostrano variazioni tra i principali distributori:
Questi aumenti hanno portato i prezzi medi nazionali della benzina e del gasolio a crescere in modo uniforme, mentre il metano registra un rialzo più marcato. L’aumento dei carburanti rischia di amplificare l’effetto dell’inflazione, con impatti significativi non solo sulle spese quotidiane degli automobilisti, ma anche sul costo complessivo della vita. Le associazioni dei consumatori chiedono maggiore trasparenza e interventi per contenere i prezzi, evitando speculazioni a danno dei cittadini.