Non ci sono dubbi: i mezzi preferiti dagli italiani per spostarsi in città sono le biciclette a pedalata assistita e, soprattutto, i monopattini elettrici, che nel giro di pochi mesi dalla fine del lockdown hanno praticamente monopolizzato strade e marciapiedi delle principali città della nostra penisola. Mezzi piccoli, agili ed efficienti… se utilizzati correttamente! Il numero elevato di incidenti da loro causati è il chiaro esempio di una scarsa conoscenza delle norme che regolamentano la loro circolazione in ambito urbano: ecco perchè abbiamo deciso di creare questa guida per definire, una volta per tutte, le regole del Codice della Strada per un loro utilizzo in piena sicurezza.
Le ultime modifiche introdotte con il “Decreto Semplificazioni” hanno promosso a pieni voti la mobilità sostenibile delle biciclette a pedalata assistita… senza però prendere in considerazione i sempre più apprezzati miniscooter a batterie: questi, in realtà, erano già stati equiparati a livello normativo ai velocipedi, cioè alle bici, grazie a un emendamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale con data 30 dicembre 2019, a patto di rispettare determinate caratteristiche costruttive.
Secondo le regole del CdS le bici e i monopattini elettrici devono avere una potenza massima di 0,5 kW, per una top speed sulle strade cittadine di al massimo 25 km/h: in fin dei conti entrambi i mezzi sono visti come dei veicoli a motore perchè provvisti di batterie, per cui la loro circolazione è limitata alle strade urbane con limite di velocità massimo di 50 km/h, a quelle extraurbane ma solamente all’interno della relativa pista ciclabile e nelle zone pedonali, dove però il limite di velocità scende a 6 km/h.
Focalizzandoci sui soli monopattini, questi possono essere portati anche dai minorenni, purchè con un’età superiore ai 14 anni. Ovviamente l’utilizzo deve essere personale (non si possono portare passeggeri) ed è previsto l’obbligo del casco per tutti coloro che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Benchè provvisti di motore, i monopattini non sono soggetti all’obbligo di assicurazione, ma devono essere comunque equipaggiati con tutta una serie di dispositivi volti a renderli sicuri durante la circolazione: tra questi il campanello, il faro anteriore bianco e quello posteriore rosso con catarifrangente.
Dal momento che sono regolamentati come le biciclette, i monopattini elettrici utilizzati indebitamente vanno incontro alle sanzioni previste dall’articolo 182 del Codice della Strada: la multa amministrativa varia da 25 a 100 Euro a seconda dell’infrazione, che può essere la circolazione sui marciapiedi oppure il trasporto di passeggeri, così come la mancanza dei dispositivi di illuminazione oppure l’azione di svolta senza la preventiva indicazione con il braccio da parte del pilota, senza dimenticare la loro sosta, che deve essere effettuata negli appositi stalli a bordo strada in modo da non creare intralcio sulla carreggiata o sui marciapiedi.
Il discorso, tuttavia, prende una piega differente nel caso in cui questi mezzi vengono spinti a velocità ben al di sopra dei limiti di velocità consentiti. Secondo Andrea Giacomini, comandante della Polizia locale di Ravenna, questi veicoli “escono di fabbrica con la possibilità di arrivare già a 40 km/h, ma esistono in commercio elaborazioni che li spingono fino a 80- 90 all’ora“. In questo caso il monopattino “salta” di categoria e può essere visto come un vero e proprio ciclomotore, motivo per cui potrebbe essere passibile di multa (molto salata) per mancanza di assicurazione, immatricolazione, casco e patente.
In ogni caso, chi utilizza il monopattino elettrico in città non può considerarsi esentato dal rispettare alcune importanti regole per la propria e l’altrui sicurezza. Per questo motivo la città di Torino ha pubblico un video tutorial sulle norme da rispettare e su ciò che non si deve assolutamente fare alla guida di questi mezzi. Ve lo proponiamo qua sotto: prendete appunti!