Il 2022 è ormai agli sgoccioli e l’inizio del 2023 coinciderà per gli automobilisti nel mettere mano al portafoglio per effettuare il pagamento del bollo auto: anche se questa non viene utilizzata e rimane ferma in garage, si tratta di una tassa di possesso a tutti gli effetti, che fondamentalmente varia da veicolo a veicolo in base alla potenza dello stesso (espressa in kW) e alla sua effettiva scadenza – legata al mese della prima immatricolazione riportata sul libretto. Per cercare le informazioni necessarie avrai bisogno di fare affidamento alla legenda del libretto, troverai una guida dettagliata in questo articolo.
Per quanto riguarda quest’ultima, c’è da sapere che il bollo auto va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza di quello saldato in precedenza: se il vostro bollo 2022 scade, per esempio, ad agosto 2023, dovrete effettuare il pagamento della nuova rata tra l’1 e il 30 settembre successivi. A quanto ammonta questo costo? L’importo del bollo auto varia a seconda della potenza in kW e della classe ambientale del veicolo: per quelli superiori a Euro 4 il coefficiente da applicare è pari a 2,58 Euro/kW se la potenza è inferiore a 100 kW e a 3,87 Euro/kW se questa è superiore ai 100 kW.
Eventualmente è possibile anche effettuare una stima più precisa sull’importo del bollo auto connettendosi al sito internet dell’ACI, dove esiste appunto un servizio di questo genere. A questo punto il pagamento può avvenire in diversi modi, a partire dal sito ACI passando a quelli delle Poste o dell’Agenzia delle Entrate. Se siete più comodi, ci si può rivolgere agli Uffici delle Poste Italiane (tramite bollettino da 1,10 Euro), a ricevitorie e tabaccai, agli uffici dell’ACI, alle agenzie convenzionate che svolgono le pratiche auto oppure agli Sportelli della propria banca. In ogni caso, il costo dell’operazione si assesta sul prezzo di 1,87 Euro.
Per quanto riguarda l’esenzione del bollo auto, i possessori di auto elettriche non dovranno invece pagarlo per i primi cinque anni dall’immatricolazione; niente tassa di possesso anche per le vetture per disabili, per i veicoli d’epoca (con più di 30 anni) e per quelli in carico ad associazioni senza scopo di lucro, mentre nel caso delle ibride la normativa è differente regione per regione. Ultimo appunto, il cosiddetto superbollo per le auto con potenza superiore ai 185 kW: esiste ancora e include un’ulteriore tassa di 20 Euro per ogni kW in eccesso rispetto a questa soglia.