Nuova proroga del taglio delle accise sui carburanti: con l’ennesimo decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri con a capo Mario Draghi, il prezzo di benzina e diesel alle stazioni di servizio continuerà a mantenere la riduzione di circa 30 centesimi (introdotto in primavera) fino al prossimo 18 novembre, quando sarà invece il nuovo Governo di centro-destra a prendere le redini di un provvedimento che si sta protraendo ormai da diversi mesi.
Questa misura, tuttavia, si scontra sia con il prezzo in salita di benzina e diesel (arrivati rispettivamente a 1,704 Euro/Litro e 1,892 Euro/Litro in modalità self-service), sia con le critiche delle associazioni di categoria che da tempo stanno chiedendo a Palazzo Chigi un intervento più decisivo per far fronte alla crisi dei carburanti. “Il taglio delle accise è una misura ormai superata e non più adatta ad affrontare l’emergenza prezzi in Italia, soprattutto alla luce della nuova risalita di benzina e gasolio alla pompa“, ha confermato Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti.
“Il gasolio non solo ha sfondato la soglia di 1,8 euro al litro, ma ha registrato il terzo maggior rincaro settimanale di sempre, oltre 9 centesimi al litro, pari a 4 euro e 68 centesimi a rifornimento – ha replicato Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – A novembre, quando avverrà un’ulteriore riduzione di 2 milioni di barili, la situazione sarà insostenibile: il nuovo Governo dovrà affrontare il problema in maniera più incisiva ampliando, anche retroattivamente, l’attuale taglio delle accise“.