Dopo una prima fase di testing avvenuta ad agosto, il piano di cashback per i rimborsi in caso di ritardi sulla rete autostradale è ufficialmente entrato a regime: lo scorso 15 settembre, infatti, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha lanciato la seconda fase di questo strumento, che permetterà agli automobilisti un risarcimento delle spese sostenute al casello a causa di code e ingorghi per via di cantieri e opere di manutenzione.
Rimborso autostrade: come funziona e come averne accesso? Innanzitutto bisogna specificare che il cashback del pedaggio autostradale è valido per tutte le classi di veicoli e consente qualsiasi tipo di pagamento (in contanti oppure con carte). Per accedere al servizio, tuttavia, è necessario scaricare l’apposita app gratuita “Free to X Cashback”, nella quale bisognerà indicare il disservizio a cui si è andati incontro.
A questo punto la procedura prevede di caricare un documento d’identità e indicare un indirizzo e-mail, assieme allo scontrino del pedaggio che testimonia il viaggio avvenuto. Con queste risorse a disposizione la società di Autostrade per l’Italia farà le proprie valutazioni, acconsentendo infine al rimborso (parziale o totale) attraverso uno sconto in fattura per i possessori di Telepass normale o quello ricaricabile, oppure con la restituzione dell’importo pagato direttamente sull’Iban indicato nell’app entro 48 ore.
Il rimborso sarà un diritto dell’automobilista se i rallentamenti a causa dei cantieri e dei lavori di manutenzione sulla sede autostradale sono stati quantificati in almeno 15 minuti di attesa rispetto ai normali tempi di percorrenza, per i quali scatterà un risarcimento da un minimo del 25% del costo del biglietto fino al 100% totale di quest’ultimo.
C’è da puntualizzare, tuttavia, che fino al 31 dicembre 2021 il cashback sarà caricato su un portafoglio elettronico all’interno dell’app di Autostrade, che verrà poi liquidato a partire dall’anno prossimo. Le condizioni per accedere al rimborso, inoltre, escludono i ritardi per traffico intenso, incidenti, meteo avverso e manifestazioni di qualsiasi tipo, nonchè di cantieri per i quali non ci sia stata una riduzione delle corsie (oppure sia stata resa inagibile solo quella di emergenza).