L’estate è ormai entrata completamente nel vivo e questo significa che le temperature nell’abitacolo, specialmente sotto al sole, sono destinate ad alzarsi di parecchi gradi. In questo caso è assolutamente necessario utilizzare l’aria condizionata, non solo per rinfrescare l’ambiente e vivere un’esperienza più confortevole… ma anche per evitare possibili disagi durante la guida, che comportano per esempio un allungamento dei tempi di reazione del conducente quando l’aria comincia a farsi veramente soffocante.
Il climatizzatore delle nostre auto, tuttavia, va impiegato nel modo corretto per poter contare sulla sua massima efficacia ed efficienza nel lungo periodo. Ecco i cinque consigli fondamentali da seguire per non avere brutte sorprese:
- Accendere le ventole con gradualità: quando l’abitacolo è rovente l’errore più comune è quello di accendere il climatizzatore a tutta potenza. Niente di più sbagliato! In un primo momento è sicuramente meglio aprire completamente i finestrini e lasciar uscire l’aria viziata, per poi attaccarsi all’aria condizionata quando la temperatura è scesa di alcuni gradi.
- No al ricircolo dell’aria: un altro errore molto diffuso tra gli automobilisti è quello di lasciare sempre attivo il ricircolo dell’aria; facendo in questo modo la temperatura nell’abitacolo non riuscirà a raffreddarsi oltre un certo livello e, anzi, si correrà il rischio di appannare il parabrezza. Come risolvere? È sufficiente impostare il climatizzatore su “auto” e lasciar gestire a lui il compito di raffreddare i bollenti spiriti…
- Climatizzatore anche quando è fresco: chi utilizza l’auto di mattina per andare al lavoro avrà notato che, in alcuni casi, la temperatura esterna non è così elevata da dover per forza accendere il climatizzatore. Il benessere nell’abitacolo, tuttavia, sarà preservato solo in queste condizioni, per cui è consigliabile attivare il clima ugualmente in modo da evitare un successivo possibile appannamento dei vetri.
- Bocchette nella giusta direzione: un altro errore molto comune è quello di impostare le bocchette di aerazione direttamente verso i passeggeri per donar loro una maggiore freschezza. Se in un primo momento questo può portare un benessere immediato, i malanni alle vie respiratorie possono essere dietro l’angolo… quindi è consigliabile orientare il tutto verso l’alto in modo che il flusso poi prosegua in basso in maniera equilibrata.
- La manutenzione deve essere regolare: proprio come accade con le gomme e il motore, anche il climatizzatore va sottoposto a una certa manutenzione per poter funzionare al meglio. Tra gli interventi più importanti bisogna ricordare il cambio del filtro ogni 15-20.000 km e il ripristino del gas refrigerante ogni 3 anni oppure ogni 60.000 km.