Pensare di comperare un’auto, nuova o usata che sia, senza incappare in qualche “noia” meccanica o elettronica nell’arco della sua intera vita utile è pura utopia: prima o poi qualcosa si romperà e il malcapitato automobilista al centro di questa situazione dovrà trovarsi preparato a cercare la più vicina officina disponibile (a meno che non sappia cavarsela da solo). L’alternativa? Optare per una soluzione predittiva come quella che recentemente è stata proposta da una start-up californiana, caratterizzata da un connettore OBD2… e di un’app per smartphone.
Il suo nome è Pinkie e vuole essere lo strumento definitivo con il quale anche gli automobilisti meno esperti possono finalmente sapere cosa c’è che non va sul proprio veicolo… anticipando però i tempi prima che l’effettivo problema possa diventare tale. In che modo? Pinkie utilizza l’intelligenza artificiale portando in dote la tecnologia “digital twins”, che permettere di rappresentare in maniera virtuale una componente, un oggetto o un processo fisico esistente nel mondo reale – come i guasti che insorgono su un pezzo meccanico (o elettronico) di una vettura.
Il sistema messo a punto dall’azienda americana di Pinkie prevede quindi l’utilizzo di una piccola scatola con connessione OBD2 da inserire nella relativa porta dell’automobile, che va a comunicare con una speciale app per smartphone scansionando in tempo reale lo “stato di salute” del mezzo e riportando in maniera semplice e immediata (anche attraverso disegni in 3D) qualsiasi possibile inconveniente che potrebbe andare a influenzare in futuro il suo corretto funzionamento su strada.
Si tratta a tutti gli effetti di una tecnologia di diagnostica avanzata e all’avanguardia, che va oltre le limitazioni dei sistemi attuali con funzionamento tramite connettore OBD2 secondo cui i codici riportati richiedono conoscenze specifiche per poter essere interpretati e individuano il problema praticamente nel momento stesso in cui si manifesta. Il monitoraggio dell’automobile, inoltre, comprende anche l’analisi costante delle emissioni di CO2, che può servire a tenere sotto controllo i consumi sia in ambito urbano che extraurbano.
Vi serve una spiegazione più efficace sul funzionamento di Pinkie? Allora ecco qua sopra un video esplicativo che mostra le sue caratteristiche nonchè le differenze con i sistemi attuali di diagnostica a connessione OBD2. Se il progetto vi piace, allora vale la pena sostenerlo con un piccolo contributo per renderlo effettivamente realtà: qui il link per partecipare alla raccolta fondi. Secondo noi avrà grande successo quando arriverà sul mercato!