Prima di capire il funzionamento del compressore volumetrico è il caso di comprendere con cosa abbiamo a che fare. Quando parliamo quindi di compressore volumetrico auto di fatto parliamo di un sistema indispensabile per avere una resa migliore del motore.
Il compressore volumetrico è alternativo al turbo compressore a gas di scarico. In quest’ultimo caso abbiamo infatti la turbina azionata dai gas del motore – mentre con il “volumetrico” la stessa turbina è attivata grazie ad un collegamento meccanico. Ok, ma come funziona? Come detto il funzionamento è opposto al “turbo”.
La turbina si aziona nella maggioranza dei casi grazie ad una cinghia collegata direttamente al motore – quest’azione crea quindi un aumento di potenza in quanto l’aria immessa è condizionata dalla velocità stessa di rotazione del motore. Una miglior affidabilità del compressore volumetrico – o per meglio dire una miglior risposta è quindi garantita dall’assenza di ritardi di avvio del meccanismo; al contrario di quanto avviene coi motori turbo. Se volete approfondire questo argomento, qui trovate l’articolo dedicato.
Certo è che un motore che sfrutta un compressore volumetrico avrà prestazioni meno brillanti di un propulsore turbo e andrà incontro anche a consumi maggiori. Proprio per questa ragione e con regolamentazioni sempre più rigide in termini di consumi ed emissioni inquinanti – il compressore volumetrico è impiegato sempre meno dall’industria automobilistica, dando sempre più spazio ai motori turbo o aspirati.
Questo va infatti ad aiutare il tradizionale turbocompressore che pecca di tempi di risposta eccessivamente lenti. Parliamo del cosiddetto “turbo-lag” – tipico dei motori turbo viaggiando ai bassi o medi regimi. Quando ciò avviene entra in gioco il compressore volumetrico elettrico che interviene e riduce pressoché del tutto il ritardo della risposta elevando così gli effetti della sovralimentazione. Non solo però. Grazie alla maggior pressione di quest’ultima si possono anche limitare le emissioni inquinanti del 5% con un vantaggio in termini di consumi del 4,5%.