Il continuo aumento delle vittime per incidenti stradali in Italia deve far riflettere: basterebbe un po’ più attenzione e un comportamento consapevole dietro al volante per evitare gran parte delle stragi che si consumano praticamente ogni giorno… eppure gli italiani, alla guida, tendono a perdere con il tempo tutta la disciplina imparata durante le lezioni di scuola guida. Lo sapevate che nel 93% dei casi di sinistro, la colpa è da attribuire in via esclusiva al comportamento del guidatore?
Questo e molto altro si può evincere da un recente studio condotto dall’ANAS su un totale di oltre 3.000 automobilisti italiani, in cui sono anche stati elencati i principali comportamenti scorretti che possono creare disagio alla circolazione stradale (oltre che causa di multe da parte della Polizia locale). Tra quelli più evidenti sono da segnalare il mancato utilizzo degli indicatori di direzione durante le manovre di sorpasso o di utilizzo delle rampe di accesso/uscita (54%), l’utilizzo del cellulare (10,3%) e l’infrazione di divieto di sorpasso con linea continua (17%).
Non mancano poi il non utilizzo della cintura di sicurezza (all’anteriore per l’11,4%, al posteriore per oltre il 75% e per una media del 40% anche quando ci sarebbe da proteggere bambini), il più classico superamento dei limiti di velocità (quasi il 10%) e il non rispetto della distanza minima di sicurezza, che coinvolge quasi otto automobilisti su dieci. Se volete dare un’occhiata ai risultati dello studio dell’ANAS, ecco qua sotto il video riassuntivo della ricerca.