Coronavirus: in vigore il nuovo DPCM, cosa si può e cosa non si può fare dal 6 novembre

Dopo una lunga attesa iniziata già dal termine della scorsa settimana e in seguito a diverse anticipazioni trapelate sul web, ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM del 4 novembre 2020, che sancisce di fatto una nuova stretta sulle regioni italiane al fine di limitare il più possibile l’aumento della positività tra la popolazione al COVID-19. Un decreto che diventerà operativo solamente dalla giornata di domani, venerdì 6 novembre, e che sarà efficace fino al 3 dicembre, in un periodo di 30 giorni in cui verranno aggiornati ogni due settimane i 21 criteri fondamentali per determinare la gravità della situazione. Ma quali sono le novità più importanti? Vediamole insieme.

DPCM 4 NOVEMBRE 2020: ZONE ROSSE, ARANCIONI E GIALLE

La grande differenza con i decreti precedenti è costituita dal fatto che l’Italia è stata suddivisa in tre colori distinti, che individuano le varie regioni e il loro livello di gravità a cui sono sottoposte per via del Coronavirus. Le zone rosse coincidono con la Lombardia, il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Calabria, quelle arancioni con la Puglia e la Sicilia… mentre quelle gialle sono rappresentate da tutte le altre.

In base a questa suddivisione saranno introdotte da domani nuove regole via via sempre più stringenti: le regioni in zona rossa andranno incontro a un lockdown simile a quello che abbiamo vissuto durante la prima ondata, quelle in zona arancione invece dovranno sottostare a delle normative più “soft” ma comunque più elevate delle limitazioni di tipo nazionale che interessano tutte le altre regioni colorate di giallo.

Mappa regioni COVID

DPCM 4 NOVEMBRE 2020: LE REGOLE IN ZONA ROSSA

Secondo il DPCM del 4 novembre 2020, nelle regioni in zona rossa saranno attuati i seguenti provvedimenti:

  • Vietato ogni spostamento in qualsiasi orario, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità, sia tra una regione all’altra (quindi anche verso quelle in zona arancione e gialla) che all’interno del proprio Comune;
  • Bar e ristoranti chiusi al pubblico, ma potranno effettuare i servizi da asporto fino alle 22; chiusura anche per tutti i negozi, tranne per i supermercati e per quegli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità;
  • Saranno chiusi anche musei e mostre, teatri, cinema, palestre, piscine, attività di sale giochi e scommesse;
  • Rimarranno aperte le edicole, le tabaccherie, le farmacie, la parafarmacie, le lavanderie e i parrucchieri per i servizi alla persona (tranne i centri estetici);
  • Prevista la didattica a distanza a partire dalla seconda media; quella in presenza rimarrà per le scuole dell’infanzia, per le scuole elementari e per la prima media; chiuse, invece, le università;
  • Riduzione fino al 50% del trasporto pubblico, ad eccezione di quello riservato per la scuola;
  • Sospesa l’attività dei centri sportivi e tutte quelle competizioni che non siano riconosciute di interesse nazionale dal CONI; si potrà effettuare attività motoria nei pressi della propria abitazione (con la mascherina) e attività sportiva esclusivamente in forma individuale.

Coronavirus DPCM 7 settembre

DPCM 4 NOVEMBRE 2020: LE REGOLE IN ZONA ARANCIONE

Mentre nelle zone rosse verrà quindi istituito un vero e proprio lockdown, in quelle arancioni le regole sono meno stringenti. Le principali sono:

  • Istituito il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo; chi dovrà uscire in questa fascia oraria dovrà avere con se l’autocertificazione e testimoniare lo spostamento per ragioni di lavoro, salute o immediata necessità;
  • Vietati gli spostamenti da un Comune all’altro della stessa regione e da una regione all’altra (quindi anche verso le zone gialle), tranne per motivi di lavoro, salute e necessità; si raccomanda, in ogni caso, di limitare i propri spostamenti quotidiani solo per situazioni di prima necessità;
  • Bar e ristoranti chiusi al pubblico (con servizio d’asporto fino alle 22), così come i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie ed esercizi di vendita di generi alimentari;
  • Chiusura di musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine, alla pari delle sale giochi e scommesse anche all’interno di bar e tabaccherie;
  • Didattica a distanza a partire dalle scuole superiori, tranne per gli studenti affetti da disabilità e nel caso sia necessario usufruire dei laboratori; didattica in presenza per la scuola dell’infanzia, scuola elementare e media; chiuse le università, tranne per matricole e laboratori;
  • Riduzione fino al 50% del trasporto pubblico, ad eccezione di quello riservato per la scuola;

Coronavirus 4 novembre

DPCM 4 NOVEMBRE 2020: LE REGOLE IN ZONA GIALLA

Per quanto riguarda le regioni in zona gialla, le regole invece seguiranno le limitazioni già previste a livello nazionale dello scorso DPCM:

  • Coprifuoco dalle 22 alle 5, nel quale si potrà uscire solo per motivi di lavoro, urgenza e salute; si raccomanda di limitare al massimo i propri spostamenti, evitando quelli non necessari;
  • Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie; chiusura di musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine;
  • Sospensione dell’attività di sala giochi e scommesse, bingo e slot machine, anche se presenti in bar e tabaccherie;
  • Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18, che potranno continuare a lavorare con i servizi da asporto fino alle 22;
  • Didattica a distanza a partire dalle scuole superiori, tranne per gli studenti affetti da disabilità e nel caso sia necessario usufruire dei laboratori; didattica in presenza per la scuola dell’infanzia, scuola elementare e media; chiuse le università, tranne per matricole e laboratori;
  • Riduzione fino al 50% del trasporto pubblico, ad eccezione di quello riservato per la scuola;

Coronavirus 4 novembre

DPCM 4 NOVEMBRE 2020: LE REGOLE FONDAMENTALI E L’AUTOCERTIFICAZIONE

In questo scenario, quindi, l’imperativo è quello di limitare al massimo i propri spostamenti, anche nelle zone gialle che sono individuate da un rischio di contagio medio. Qui si potrà viaggiare da un Comune e da una Regione all’altra, a patto che sia sempre dello stesso colore (gialla) e che si rispettino le norme fondamentali già presenti negli scorsi DPCM: utilizzo della mascherina, distanziamento sociale di almeno 1 metro e igienizzazione frequente delle mani.

Per quanto riguarda l’utilizzo di auto e moto valgono sostanzialmente le regole che abbiamo introdotto in questo articolo, mentre per gli spostamenti in ore serali vi ricordiamo che bisognerà testimoniare la propria presenza su strada tramite un’autocertificazione, tornata ufficialmente nello scorso DPCM del 24 ottobre. Questa potrà essere compilata tramite computer per poi essere stampata, o in alternativa nel momento del controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Chi andrà contro le regole che vi abbiamo esposto nel presente articolo sarà sanzionato in maniera pesante: le multe per le violazioni del coprifuoco nazionale, per gli spostamenti non autorizzati nelle regioni in zona rossa e sull’osservanza delle norme fondamentali anti-contagio possono arrivare infatti fino a 3.000 Euro. 

Coronavirus riapertura auto maggio 2020

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