Complice il caldo e il successo della campagna vaccinale, negli ultimi mesi l’emergenza Coronavirus ha progressivamente allentato la presa in Italia e questo ha convinto il Governo a concedere alcune libertà aggiuntive per un lento, ma necessario, ritorno alla “normalità”. Una tra queste è l’eliminazione della necessità di indossare la mascherina all’aperto, introdotta con l’ordinanza del 28 giugno visto l’entrata completa del nostro Paese in “zona bianca”.
La fine dell’obbligatorietà, tuttavia, non è sinonimo di “abbassare la guardia” e infatti il Ministro della Salute Roberto Speranza ha inserito anche alcune clausole che presuppongono l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale in tutte quelle situazioni “in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonche’ in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalita’ del sistema immunitario“.
Ciò significa che la mascherina deve essere sempre portata con sè e indossata ogni qualvolta si debba entrata in un luogo chiuso, oppure quando si partecipa a raduni, eventi sportivi, concerti e altri tipi di manifestazioni. E quando si è al volante della propria vettura? L’ordinanza del 28 giugno non riporta nulla di diverso al riguardo, per cui valgono le solite regole a cui ci siamo abituati in questi mesi: mascherina “facoltativa” quando si viaggia da soli o in compagnia di persone conviventi nella stessa abitazione (familiari o anche coinquilini), che diventa obbligatoria qualora si trasportino persone estranee al proprio nucleo familiare – nessuno vicino al guidatore – e al massimo due per ogni fila di sedili posteriori.