Pasqua è ormai alle porte e la situazione causata dall’emergenza Coronavirus in Italia non sembra accennare ad alcun segnale di miglioramento: i dati dei contagi non sono assolutamente incoraggianti e quindi le sempre più insistenti richieste di un progressivo allentamento delle misure restrittive dovranno slittare almeno dopo il mese di aprile, visto che la scelta del Governo italiano è quella di continuare la linea “dura” fino al termine delle prossime festività primaverili.
Non parliamo solo di quelle pasquali del prossimo fine settimana, ma anche dei ponti del 25 aprile e del primo maggio, rigorosamente “blindati” in “rosso lockdown” dopo le ultime consultazioni del premier Mario Draghi con il CTS e tutti i consiglieri di Palazzo Chigi. Cosa cambierà, quindi, per gli italiani? Sostanzialmente poco o nulla, perchè di fatto continueranno le limitazioni già introdotte con lo scorso DPCM del 15 marzo: da lunedì 29, tuttavia, passeranno in zona rossa la Calabria, la Toscana e la Valle d’Aosta, che si aggiungeranno quindi a Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento, Piemonte, Puglia e Veneto.
Il Lazio, invece, tornerà in fascia arancione con tutte le altre, compresa la Sardegna che nelle ultime settimane ha perso la tanto ambita “zona bianca” smettendo di essere, a tutti gli effetti, quell’unica “isola felice” della nostra Penisola. Per quanto riguarda gli esercizi produttivi, niente concessioni a bar e ristoranti, che potranno continuare la propria attività con l’asporto e la consegna a domicilio, mentre in fatto di spostamenti si potrà varcare il proprio comune e la propria regione esclusivamente per comprovate situazioni di necessità, di salute, di lavoro o di rientro presso la propria abitazione.