Sottosterzo e sovrasterzo sono due fenomeni, ugualmente pericolosi che pregiudicano la direzionalità del servosterzo dell’auto che stiamo guidando. Spesso si fa confusione tra le due situazioni, facciamo quindi chiarezza, spieghiamo in breve quali sono le differenze e come effettuare le correzioni del caso.
Il sottosterzo
Con il sottosterzo identifichiamo il comportamento dell’auto che – in prossimità di una curva – tende ad “allargare” la traiettoria in direzione opposta all’uscita. Per fare un esempio tangibile – se stiamo viaggiando su una curva verso sinistra, con il sottosterzo noteremo che la traiettoria si allargherà verso destra.
Come recuperare in caso di sottosterzo
In primis è fondamentale freddezza e procedere alla correzione con la calma dovuta. Per recuperare una situazione di pericolo in cui la nostra auto sta “sottosterzando” – occorre in primo luogo alzare il piede dal gas in modo da restituire il carico alle ruote anteriori così che recuperino l’aderenza necessaria per restare in traiettoria. Attenzione però. Un recupero dell’anteriore troppo repentino potrebbe innescare il fenomeno inverso: quello del sovrasterzo – che a breve spiegheremo.
E se piove? In presenza di scarsa aderenza, ad esempio se stiamo viaggiando con un fondo reso sdrucciolevole dall’acqua – potremmo compiere un’ulteriore manovra in apparenza poco spontanea. Si tratta di girare lo sterzo nella stessa direzione in cui l’auto sta sbandando – in modo da far recuperare alle ruote anteriori l’aderenza necessaria.
Il sovrasterzo
Il sovrasterzo rappresenta ovviamente la situazione opposta. In questo caso l’auto tende a chiudere la traiettoria nella stessa direzione della curva. Se in concomitanza con il fenomeno del sovrasterzo dovesse poi esserci una rapida perdita di aderenza delle ruote posteriori si verificherà quello che in gergo si chiama “testacoda”.
Come recuperare in caso di sovrasterzo
Per correggere il fenomeno del sovrasterzo dovremo giocare chiamando in causa il “controsterzo”. Per farlo dovremo quindi controllare la sbandata verso l’interno della curva girando lo sterzo in direzione opposta – regolando l’acceleratore in base al tipo di trazione del veicolo che stiamo guidando. Con quella anteriore andremo ad accelerare cercando di reindirizzare il muso nella corretta direzione della curva – con la posteriore dovremo invece a rallentare alleggerendo la pressione sull’acceleratore in modo sia il retrotreno a recuperare grip.
In ogni caso – è meglio prevenire entrambi i fenomeni affrontando le curve alla velocità adeguata. Rallentando prima dell’ingresso e restituendo gas solo ad uscita avvistata.