Dopo l’Ecobonus destinato ai veicoli usati, sembrava che per quest’anno gli incentivi per l’acquisto di nuove auto a basse emissioni di CO2 fossero definitivamente terminati… invece il Governo italiano, con una mossa sorprendente dell’ultimo minuto, ha deciso di porre rimedio al problema effettuando un rifinanziamento di ben 100 milioni di Euro utilizzando il decreto fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri.
La volontà di evitare un buco finanziario che andasse a rendere ancora più difficile la situazione del mondo automotive, già aggravata dalla mancanza di materie prime che ha portato alla crisi dei chip elettronici, ha quindi aggiunto nuova linfa per tutte le categorie di alimentazione, privilegiando in special modo quella più “virtuosa” delle vetture elettriche e ibride plug-in con emissioni pari a 0-60 g/km di CO2.
Andando con ordine, sono 65 i milioni di Euro destinati a questa fascia, che diminuiscono a dieci per la fascia 61-135 g/km (in cui fanno parte i mezzi full hybrid e con alimentazioni tradizionali a benzina, diesel, GPL e metano). Sono venti, invece, i milioni come contributo per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o di veicoli speciali di categoria N1, mentre i restanti cinque serviranno per le auto usate di classe non inferiore a Euro 6, con una valutazione media di mercato non superiore a 25.000 Euro e con emissioni comprese tra 0 e 160 g/km di CO2.
Per quanto riguarda gli effettivi contributi per i consumatori, l’Ecobonus sul nuovo così rifinanziato riprenderà gli stessi principi del precedente secondo le seguenti modalità:
Per l’usato, invece, gli Ecoincentivi saranno validi solo con la formula rottamazione e pari a 2.000 Euro per la classe di emissioni 0-60 g/km, 1.000 Euro per quella 61-90 g/km e 750 Euro per quella 91-160 g/km di CO2.