Giornata Europea della Sicurezza Stradale a Roma

Siamo testimoni, ormai da anni, dei grandi sforzi che le industrie automobilistiche e motociclistiche stanno facendo per riuscire a sviluppare mezzi sempre più sofisticati in fatto di sistemi di sicurezza, al fine di ridurre sempre di più la mortalità per incidenti stradali. Si sta andando sempre più verso un’automazione di certe manovre di sicurezza, soprattutto sui mezzi a quattro ruote, ma non è possibile pensare di operare solo in questo senso, perché infatti molto importante per la sicurezza e incolumità di tutti rimane l’educazione stradale, soprattutto dei più giovani. Un tempo avere il motorino era un grande evento nella vita di un adolescente, oggi, con l’aumentare delle distanze e dell’indipendenza dei giovanissimi, il motorino diventa sempre più spesso una necessità; si rende necessario fare qualcosa, quindi, per renderli maggiormente consapevoli dei rischi, dei comportamenti da tenere alla guida e di come affrontare situazioni di emergenza. La F.I.M. (Federazione Italiana Motociclisti), da sempre molto attiva nella tutela dei centauri, si è quindi schierata e data da fare per poter dare un contributo in tal senso, dando vita ad un programma di sensibilizzazione rivolto proprio ai futuri mini scooteristi. Attualmente, infatti, la normativa prevede che per il conseguimento del famoso patentino sia necessaria unicamente una prova orale, mentre invece i nostri giovani futuri centauri, sono sempre più estranei anche solo all’andare in bicicletta. Così la FIM ha sviluppato un progetto in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e quindi delle motorizzazioni civili, e alla provincia di Treviso, molto attiva in tal senso, per fare delle dimostrazioni e prove pratiche per i giovani dai 13 ai 16 anni, al fine di renderli consapevoli dei rischi e anche per dargli una prima possibilità di guida in strutture attrezzate e in totale sicurezza. A Roma, quindi, abbiamo assistito ad una di queste importanti prove. I ragazzi di alcune scuole medie e alcuni licei affollavano il piazzale della motorizzazione, dopo aver seguito un briefing teorico sono stati invitati a provare alcuni scooter seguiti da istruttori qualificati che gli spiegavano come comportarsi, come mantenere l’equilibrio e come usare i mezzi. Ma la cosa veramente importante è la parte sulla sicurezza. I più giovani, infatti, non sanno spesso neanche cosa significhino i cartelli stradali e ignorano perfino nozioni basilari come il rispetto di precedenze o degli stop; assistiamo spesso poi a fenomeni di malcostume alla guida come il casco portato slacciato o indossato al contrario perché fa più fico, ignorando invece che tali comportamenti sono spesso alla base di tragiche conseguenze. In tal senso una serie di dimostrazioni hanno tenuto attenti i tanti ragazzi presenti: innanzitutto s’è ribadita l’importanza dell’uso del casco e del suo corretto funzionamento e manutenzione (s’è ricordato che verniciarli con la bomboletta o riempirgli di adesivi può comprometterne l’integrità strutturale) e soprattutto li si è messi di fronte alla drammaticità degli incidenti più comuni, anche grazie all’aiuto degli angeli custodi dei Vigili del Fuoco e del 118.

Con l’utilizzo di mezzi appositamente preparati e di manichini si è fatto vedere cosa succede se si viene colpiti da un auto, come la testa di un malcapitato e poco intelligente scooterista subisca molti danni se non indossa il casco o di come questo sia inutile se non allacciato; si è mostrato il comportamento da tenere qualora si fosse presenti ad un incidente e quindi come prestare i primi soccorsi, come impedire che altri veicoli possano venire coinvolti in un incidente appena successo e si sono spiegati anche i metodi per affrontare situazioni di emergenza in sicurezza, come magari dover inchiodare o schivare un ostacolo all’ultimo momento senza perdere il controllo del mezzo. Questa iniziativa non solo è volta a sensibilizzare gli utenti della strada più a rischio, i minorenni appunto, ma soprattutto serve a tracciare delle linee guida per l’istituzione della prova pratica del patentino 50. La Comunità Europea, infatti, ha stabilito che per il 2011 la prova pratica dovrà essere realtà, mentre i responsabili della Motorizzazione auspicano che in Italia questa sia già in essere per il 2009. Questa manifestazione quindi è stata un po’ il banco di prova per capire come sviluppare questa prova, in modo che non sia la semplice riproposizione della prova pratica della patente A, individuando le specifiche esigenze che i più giovani hanno e che si possa così sviluppare un iter formativo che effettivamente li renda idonei alla guida nelle città, oggi molto più trafficate e pericolose di quando qualche ingegnere escogitò la prova dell’otto. La giornata, attualmente, sembra aver dato già i suoi frutti, soprattutto stando a sentire cosa ne pensano i diretti interessati, i ragazzi appunto, che mentre da una parte si sono divertiti e hanno avuto una scusa per “bigiare” la lezione, sono anche rimasti impressionati dalla violenza e tragicità degli scontri a cui hanno assistito e, sempre a detta loro, hanno anche toccato con mano le reali difficoltà della conduzione di un mezzo a due ruote, oltre ad aver appreso come comportarsi sia alla guida che come spettatori di un incidente. Bilancio positivo, quindi, per questa prima esperienza, nella speranza che si prosegua su questa strada e che si possano strappare alle statistiche di incidenti tanti giovani che spesso invece sono vittime e cause di incidenti dagli esiti che purtroppo ben conosciamo.

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