Lo scorso 15 ottobre la certificazione verde contro il Covid-19, il Green Pass, è diventata ufficialmente obbligatoria per lavorare in tutta Italia: sono state (e lo sono ancora adesso) molteplici le manifestazioni di dissenso che cercano di arrivare alla sua abolizione, ma a quanto pare molto presto la tanto contestata “carta verde” potrebbe avvicinarsi al suo capolinea.
Come? Dal momento che i numeri della pandemia da Coronavirus sono altamente confortanti, entro la fine dell’anno il Governo potrebbe pensare di attenuare lo stato di emergenza, che è già in scadenza per il 31 dicembre 2021. A questo punto anche l’utilizzo del Green Pass potrebbe essere limitato, ma sempre senza abbassare la guardia. Ad affermarlo è stato Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute (Roberto Speranza) nella gestione dell’epidemia da Sars-Cov-2.
“Arrivare al 90 per cento di copertura vaccinale ci porrà in una condizione di maggiore serenità ma non sarà sufficiente a eradicare il Covid perché i bambini non sono ancora coinvolti nella campagna – ha affermato Ricciardi – Raggiunta questa soglia, tuttavia, il nostro piano di emergenza potrà pian piano attenuarsi“. Dello stesso pensiero anche Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia: “Se la campagna vaccinale raggiunge il 90 per cento penso che vi siano le possibilità di eliminarlo: credo che questo possa succedere entro la fine dell’anno“.
Un messaggio di attenzione, tuttavia, arriva da Fabio Ciciliano, componente del Comitato Tecnico Scientifico: dal momento che ci stiamo avvicinando alla stagione invernale, si potrà ragionare sull’eliminazione del Green Pass “quando l’epidemia sarà definitivamente sotto controllo: tireremo le somme alla fine dell’inverno, ma in ogni caso affronteremo le prossime festività in modo assai diverso. Consiglio di rimanere prudenti per i prossimi mesi“.