La situazione epidemiologica in Italia causata dal Coronavirus sta progressivamente migliorando: da lunedì 21 giugno il nostro Paese entrerà quasi totalmente in zona bianca (tranne la Valle d’Aosta ancora “in giallo”) e questo garantirà un’ancora maggiore libertà per la circolazione su tutto il territorio nazionale. Per andare in vacanza nell’Unione Europea, invece, sarà necessario qualcosa di più: stiamo parlando del famoso “Green Pass“, un lasciapassare che testimonia la propria immunità dal Covid-19 e permetterà di viaggiare in completa serenità sulle strade del Vecchio Continente.
Come funziona? Entrando nello specifico il Green Pass (o Certificazione Verde) consiste in un passaporto digitale o cartaceo rilasciato dalla piattaforma “Digital Green Certificate” e assicura l’avvenuta vaccinazione contro il Coronavirus, la guarigione da quest’ultimo oppure la negatività da un tampone molecolare o antigenico effettuato entro e non oltre 48 ore. Il suo utilizzo è quello di poter viaggiare senza restrizioni in UE, in altri Paesi che lo richiedano alle frontiere oppure per prendere parte a determinati eventi nazionali come i concerti o le cerimonie di matrimonio.
Il suo rilascio avviene attraverso un ospedale, un centro test accreditato al Servizio Sanitario Nazionale oppure un’autorità sanitaria delegata, sia in forma cartacea che digitale con tanto di QR Code collegato a una specifica firma digitale, che riporta anche tutte le informazioni riguardanti il vaccino effettuato, l’avvenuta guarigione da Covid-19 oppure l’esito del tampone. La sua entrata in vigore è prevista per il prossimo 1 luglio, potrà essere abbinato a specifiche app per lo smartphone (Immuni e IO fra tutte) e avrà una validità massima di 9 mesi dalla seconda dose di vaccino, che scendono a sei nel caso della fine dell’isolamento dopo l’infezione fino a sole 48 ore che riguardano la durata massima del tampone richiesto per la circolazione in Europa.