A Imola partnership tra Autodromo e Dekra

Importante accordo di collaborazione firmato a Imola tra la gestione dell’autodromo e la Dekra, una delle principali organizzazioni a livello mondiale specializzata nei servizi professionali di sicurezza e consulenza nel settore automotive, industriale e terziario avanzato. Una partnership che prevede principalmente da parte dell’Autodromo la realizzazione insieme a Dekra di un centro di eccellenza nella formazione per la guida sicura, che utilizzerà un moderno tracciato di prova da realizzare presso l’attuale paddock Rivazza, secondo le più avanzate tecniche in uso nei moderni autodromi internazionali, avvalendosi degli istruttori professionisti della D4S, la Scuola Superiore Dekra per la Sicurezza Stradale.

Oltre alla guida sicura ci sarà anche un’attività istituzionale di supporto finalizzata a riportare a Imola eventi sportivi di carattere internazionale e crearne dei nuovi. Intanto la società tedesca sponsorizzerà la Torre d’ingresso dell’autodromo, già allestita con logo e colori istituzionali. Per “assaggiare” una parte  di quello che verrà insegnato ai corsisti abbiamo partecipato a una serie di prove atte a inculcare ai partecipanti la cultura della sicurezza, molto importante soprattutto alle giovani leve che si approcciano alla guida. La prima è la famosa prova dell’alce, quella che costò una quindicina di anni fa una fetta di credibilità alla Mercedes. Viene eseguita per verificare la stabilità di un’autovettura durante l’esecuzione di brusche sterzate, effettuate per evitare ostacoli che appaiono improvvisamente sulla carreggiata, come a esempio una animale selvatico che l’attraversa. Una prova molto interessante che permette con una rapida sterzata e un pronto riallineamento nella carreggiata, di evitare un impatto e controllare l’eventuale sbandata della vettura. L’abbiamo eseguito con una Citroen DS4 gommata Continental ed è riuscita perfettamente.

Altre due prove molto importanti per non trovarsi impreparati alla guida della propria vettura sono quelle del sovrasterzo con Skid Car e con l’effetto piastra. Lo Skid-Car è una specie di pattino a rotelle che permette, sollevando le ruote posteriori, di ricreare una situazione di scarsa aderenza sull’asse posteriore.  Quando ciò succede il guidatore deve eliminare la pressione sull’acceleratore e controsterzare, per poi riaccelerare gradualmente per riprendere la direzionalità della vettura e continuare il percorso. Un esercizio molto utile per imparare a reagire repentinamente in caso di scivolamento laterale del posteriore, per esempio in una rotonda con il limo della prima pioggia, una curva presa male o troppo velocemente, oppure con neve o ghiaccio. L’effetto piastra invece simula un urto laterale alla propria autovettura che fa perdere aderenza al mezzo. Viene realizzato con un sistema pneumatico di sollevamento dell’asse posteriore, azionato con telecomando. Con tale sistema simulato si imparano le tecniche di controllo della sbandata, per non uscire di carreggiata e creare o subire altri possibili urti.

Infine un giro completo del circuito (4.909 metri) eseguito a bordo di RCZ Peugeot e Citroen DS 1600cc turbo 200 CV, gommate Yokohama, durante il quale l’istruttore  corregge i piccoli errori di postura e insegna le traiettorie ottimali per affrontare nel migliore dei modi le curve, non solo per eventualmente andare poi a correre in pista, ma anche per prendere da subito una corretta confidenza con la macchina e così aumentare la propria sicurezza e il proprio stile di guida anche sulle strade di tutti i giorni. Insomma delle nozioni molto utili per guidare con sicurezza, evitando pericoli per la propria e l’altrui incolumità.
Alla presentazione dell’accordo è intervenuto anche Claudio Costa, il famoso medico dei piloti, che ha detto chiaramente che oltre a fornire i giusti insegnamenti di guida sarebbe anche molto utile “educare” le emozioni, soprattutto dei giovani, per far diminuire in modo sensibile gli incidenti stradali. “Bisogna creare delle aule didattiche – ha detto il celebre dottore degli sportivi – adatte al palpito dei loro cuori, pieni di energia, in modo da riuscire a sostituire in certi casi la mancanza della famiglia attuale e la mancanza disastrosa della scuola d’oggi”.