Gli incentivi per moto e scooter sembrano ancora molto lontani. Malgrado le ultime notizie che vedevano la promessa dell’erogazione di incentivi per gennaio 2011, confermate anche dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, il mercato delle due ruote potrà beneficiare solo di quelli stabiliti volontariamente dalle case costruttrici. Con l’intero settore che registra un calo delle immatricolazioni, mese dopo mese, il miraggio degli incentivi statali per il mese di gennaio, rappresentava come la manna dal cielo per un pronto rilancio di tutto il comparto. I consumi crollano, le famiglie arrivano a fatica a fine mese, e un mercato importante come quello delle moto a settembre 2010 ha fatto segnare un drammatico -31,9% rispetto all’analogo mese del 2009, con 21.963 veicoli immatricolati. Adesso l’unico spiraglio che potrebbe riaccendere la speranza di questi ipotetici incentivi è legato ad un vecchio arretrato non sfruttato ad aprile 2010, quando sono stati stanziati 300 milioni, di cui 12 milioni per le moto tutti erogati in pochissimo tempo (sono stati acquistati: “90 motoveicoli elettrici e ibridi e 24.480 motocicli fino a 400 cc e fino a 70 kw Euro 3). Di questi, 189 sono stati sfruttati e ne restano quindi ancora 110. Questi incentivi, però, erano stati istituiti non solo per l’acquisto di veicoli a due ruote; ma anche per altri oggetti di comparti diversi quali ad esempio elettrodomestici e cucine componibili. Quindi, quello che potrebbe succedere è una sorta di compensazione con altri settori che possano sviluppare più domanda (tipo quello delle due ruote). In pratica se i 124 milioni di euro non si esauriranno completamente verranno riutilizzati per finanziare gli incentivi 2011. Resta questa, quindi, l’unica strada percorribile per rilanciare il settore delle due ruote, come detto ormai in caduta libera per numero di immatricolazioni. nel caso in cui si riuscissero a reperire e comunque sbloccare questi fondi, ci dovrebbero essere dei parametri ben precisi per poter usufruire di questi incentivi statali. Il tetto di potenza stabilito dal Governo è di 70 kW (95 CV) per moto e scooter di ultima generazione, quindi Euro3, a patto di rottamare contestualmente un veicolo Euro0 o Euro1. L’incentivo non è una somma fissa ma il 10% del prezzo di listino con un tetto massimo di 750 Euro. Quindi se per esempio si ha intenzione di comprare una moto da 90 CV che costa 15.000 Euro lo sconto non sarà di 1.500 Euro ma solo di 750 Euro. Il contributo sale al 20% del prezzo di vendita se invece si acquista un veicolo ibrido o ad emissioni zero, con un limite di 1.500 Euro. In questo caso, a differenza dei veicoli “standard”, non è necessaria la rottamazione.