Vi state recando presso la vostra località di villeggiatura preferita e tutto d’un tratto… quel rumore e quella vibrazione al volante. Sì, è successo veramente: avete forato. Prima di disperarvi recuperate la calma e fate dei respiri profondi: c’è più di una soluzione per riprendere con tutta serenità il vostro viaggio. A seconda della dotazione di serie della vostra auto potrete trovare nel bagagliaio la ruota di scorta, il ruotino oppure il più semplice “tirefit“, il kit di riparazione d’emergenza degli pneumatici che vi farà tirare un sospiro di sollievo fino al più vicino gommista della zona.
Questo dispositivo, tra l’altro, è oggi anche il più diffuso, sia per le sue dimensioni estremamente compatte sia per la sua immediatezza di utilizzo, che lo rende praticamente alla portata di tutti. Come è composto? In sostanza questo kit è costituito da un sigillante a presa rapida che va a tappare il foro che si è creato per la foratura, permettendo alla gomma di “riprendere vita” e di tornare alla pressione di utilizzo a cui solitamente opera su strada.
Per adoperarlo correttamente bisogna ovviamente seguire con scrupolo le indicazioni riportate dal costruttore, che per una maggiore praticità vogliamo ricordarvi qui di seguito:
Vogliamo ricordare, tuttavia, che il kit di riparazione delle gomme va utilizzato solamente per forature minori fino al livello del battistrada, lasciando il corpo estraneo all’interno della ruota senza rimuoverlo. Come potete immaginare se i danni sono più evidenti il tirefit non sarà sufficiente per ritornare in breve tempo al volante, ma dovremo fare affidamento all’assistenza stradale che ci poterà dal gommista più vicino.
In questo caso avere a disposizione la ruota (o il ruotino) di scorta rappresenta la soluzione ottimale, anche se sono effettivamente più scomodi da avere con sè e da utilizzare in caso di emergenza. La gomma vera e propria, infatti, ha le stesse dimensioni di quelle connesse agli assi della vettura e richiede un intervento che non tutti gli automobilisti sono in grado di fare, mentre il ruotino rappresenta una soluzione intermedia da sfruttare per tratti molto brevi fino al raggiungimento del meccanico di zona.
Le sue dimensioni ridotte, infatti, destabilizzano l’assetto dell’automobile e non permettono velocità superiori agli 80 km/h. Un’ultima opzione, infine, sono gli pneumatici “runflat”, con spalle rinforzate che impediscono alla carcassa di perdere repentinamente pressione in seguito a una foratura. La loro conformazione, tuttavia, non le rende adatte a tutti i veicoli, inoltre hanno un costo nettamente superiore a quelle tradizionali.