La soluzione all’aquaplaning? Un sensore predittivo che funziona a 5G

Il popolo automobilistico lo teme ogni volta che il cielo diventa pieno di nuvole minacciose: stiamo parlando dell’aquaplaning, fenomeno che causa un brusco slittamento di una vettura per via della troppa pioggia caduta sull’asfalto, che gli pneumatici – benchè intagliati – non riescono a drenare. La mancanza di aderenza genera sottosterzo e la nostra amata quattro ruote, tutto d’un tratto, sembra “galleggiare” non rispondendo più agli input allo sterzo e andando dritta per la tangente.

Una brutta situazione, vero? Come ben sapete esistono diversi rimedi per prevenire (e curare) questo fenomeno, anche se prevederlo in anticipo rappresenta una vera e propria sfida. Che prontamente è stata accettata dall’azienda torinese EasyRain, la quale ha messo in campo ben due strumenti utili a rendere meno insidioso questo problema. Il primo è il sensore DAI, acronimo di Digital Aquaplaning Information, mentre il secondo è il sistema AIS (Aquaplaning Intelligent Solution), rappresentato da un piccolo serbatoio che inietta acqua in caso di necessità di fronte agli pneumatici anteriori in modo da ripristinare l’aderenza in condizioni critiche.

Easyrain DAI aquaplaning

Il DAI, quindi, serve a prevedere il pericolo dell’aquaplaning e permette l’attivazione dell’AIS nel caso in cui la nostra autovettura cominci a perdere grip… ma come funziona nello specifico? Questo sensore virtuale utilizza degli algoritmi predittivi sulla base dei dati telemetrici della vettura (forza laterale, longitudinale, slittamento delle gomme…), segnalando al conducente l’eventuale pericolo e mettendo a disposizione le correzioni da effettuare per evitare incidenti.

I livelli di segnalazione sono essenzialmente tre: il primo si chiama “Warning! Wet Road” e identifica la presenza di asfalto bagnato per il quale è necessario prestare attenzione, mentre il secondo porta il nome di “Danger! Wet Road” e amplifica il precedente dal momento che, secondo il sensore, lo strato d’acqua a terra è più importante e potrebbe portare all’insorgere dell’aquaplaning. Entrambi sono predittivi, mentre l’ultimo (Alert! Aquaplaning) indica il pericolo in corso, cioè la vettura che sta scivolando per via della perdita di aderenza degli pneumatici.

In quest’ultimo caso il DAI attiva istantaneamente l’AIS, al fine di ripristinare il grip a terra e, quindi, di riportare l’automobile in condizione neutra. Questo sensore può essere installato su qualsiasi mezzo e funziona attraverso la rete 5G, con la quale può comunicare anche con le altre vetture condividendo le informazioni sullo stato dell’asfalto in suo possesso. Inoltre consente di introdurre diverse nuove funzioni ADAS per la guida assistita sul bagnato, come la Wet Mode Information e l’Adaptive Wet Cruise Control.

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