In un momento storico come quello che stiamo vivendo, l’attenzione al consumo del carburante della propria auto non è solo importante… ma anche caldamente consigliata: fino al prossimo 2 maggio, fortunatamente, il Governo italiano ha previsto la possibilità di scontare il prezzo di benzina e diesel presso le stazioni di servizio e questo può essere visto come un grande aiuto per tutti gli automobilisti, sia quelli più meticolosi che quelli più “distratti” quando arriva il momento di fare il pieno.
Tenendo come costante la quantità di Litri con cui si riempie il serbatoio durante il rifornimento, un dato rilevante che è consigliato tenere d’occhio è sicuramente la media consumi espressa dal computer di bordo, solitamente nel formato km/Litro ma talvolta anche in Litri ogni 100 km. Si tratta di un valore che, se si guida in maniera regolare, dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato nel tempo, ma che in caso di scarsa manutenzione o di piccoli malfunzionamenti può variare anche in maniera molto consistente.
Come accorgersene? Innanzitutto bisogna prendere come riferimento un tragitto che si percorre quotidianamente, per esempio quello casa-lavoro, in modo da avere un punto fisso sul quale fare le proprie considerazioni. Se i valori che si rilevano sono molto diversi da quelli della media generale del computer di bordo, allora molto probabilmente la nostra vettura ha un problema di una certa entità che sta facendo aumentare i consumi.
Quale? La risposta non è sempre così immediata da trovare: un fattore che influenza la situazione potrebbe essere quello relativo alle gomme, che se hanno una pressione troppo bassa generano un attrito molto elevato con l’asfalto e questo comporta un incremento dei consumi. In realtà anche il cambio pneumatici stagionale condiziona il comportamento della vettura, così come l’aerodinamica del veicolo qualora si stia viaggiando con i finestrini abbassati, con il portapacchi sul tetto o con il carrello rimorchio dietro di sè.
Altri possibili problemi che fanno aumentare i consumi dell’auto possono essere di tipo meccanico e vanno individuati nei filtri di aspirazione (per esempio quello dell’aria) e in quello della benzina/diesel saturi, intasati e sporchi, ai quali va aggiunto il FAP che, se non pulito correttamente oppure se si viaggia poco e per brevi distanze, può causare addirittura delle perdite di olio.
Per quanto riguarda più nello specifico il motore, una scarsa manutenzione può portare a malfunzionamenti delle turbine e degli iniettori, la cui regolarità è poi ulteriormente condizionata nel caso in cui si viaggia con le candele sporche. In queste situazioni l’aumento dei consumi è però solo una conseguenza collaterale, perchè il vero problema è quello di dover “insistere” nel chiedere potenza al propulsore per via di un calo delle prestazioni che, se protratto nel tempo, può portare anche a rotture impreviste. Quindi occhio…