Michelin Pneumatici Sotto Controllo. EGNA – “Certo, Michelin ha tutto l’interesse di tornare in Formula 1 ma non alle condizioni attuali: non scenderemo mai in pista nella massima categoria se dovesse rimanere il sistema del monomarca; noi vogliamo il confronto con la concorrenza, solo così è possibile sviluppare e migliorare le gomme”. E’ abbastanza clamorosa la dichiarazione di Nick Shorrock, responsabile competizioni del colosso francese del pneumatico, intervistato per Infomotori sul circuito di Misano Adriatico nel corso della sessione autunnale di prove delle vetture Endurance. “Bridgestone ha dichiarato di volersi ritirare dal grande circo? Bene – continua il numero 1 Michelin del settore corse – ma la Fia non può illudersi che saremmo solo noi a subentrare al costruttore giapponese. L’abbiamo detto chiaramente agli organi della Fomula 1: così come è, Michelin non ci sta. E il motivo l’ho detto sopra: per migliorarsi ci vuole il confronto. E’ da 100 anni che Michelin utilizza le competizioni come piattaforma per confrontarsi con i costruttori di pneumatici concorrenti e riversare poi tutte le tecnologie e i miglioramenti ottenuti nelle corse nel pneumatico di serie. Ovvio, è da sempre che le piste per noi servono come laboratorio privilegiato per soddisfare sempre più i nostri clienti della strada. La Fia ora si deve decidere e presto perché ci vuole un anno per sviluppare le tecnologie per i bolidi di Formula 1”. Noi ora – conclude Nick Shorrock – siamo qui a Misano con un notevole dispiegamento di mezzi per studiare le gomme dei campionati Endurance. A noi interessa questo perché da questa esperienza possiamo studiare e migliorare non solo le caratteristiche principali di un pneumatico, e cioè l’aderenza sul bagnato e sull’asciutto e la costanza nelle prestazioni, ma anche la longevità e la sicurezza. Ribadisco, per noi di Michelin esiste un legame fortissimo fra pneumatici da competizione e da strada, utilizzati questi ultimi su normalissime vetture guidate da uomini qualunque. Insomma, la sicurezza per un pilota la riversiamo sul signor Rossi che utilizza la sua vettura con la famiglia, ci lavora e la utilizza per andare in vacanza”.
Questi test con vetture da corsa di durata stanno così a cuore a Michelin che per la trasferta di 4 giorni al circuito di Misano Adriatico non ha badato a spese, investendo un milione netto di euro. Imponente, l’abbiamo accennato sopra, il dispiegamento di mezzi e di tecnici. Intanto per questa sessione sono state chiamate all’opera ben otto bolidi impegnati nelle corse di durata: Peugeot, Audi, Ferrari e Maserati; sono stati portati in Italia dai laboratori di Clermont Ferrand ben 2 mila pneumatici stipati su cinque Tir; c’erano poi un camion per il materiale logistico, due autocisterne per innaffiare la pista e tre camion cisterna per lo stoccaggio dell’acqua. In questa sessione erano impegnati 35 uomini Michelin. All’insegna dello slogan: “Il buon pneumatico cambia tutto”, Michelin si è impegnata al massimo nei quattro giorni di Misano per poter offrire ai suoi partner che corrono il mondiale Endurance, il miglior prodotto possibile. Cioè una copertura che abbia soprattutto doti di ottenere le migliori prestazioni, di durare per tutta la gara, di correre ad alta velocità ma in sicurezza e, non ultimo, di consentire un risparmio di carburante. Attraverso le competizioni, il colosso del Bibendun vuole dimostrare la sua posizione di leader.