Il bollo auto è una tassa obbligatoria per tutti i possessori di veicoli registrati in Italia. Tuttavia, può capitare di dimenticarsi di effettuare il pagamento entro la scadenza prevista. In questo articolo vedremo cosa fare in caso di pagamento ritardato del bollo auto, le sanzioni previste e come rimediare per evitare ulteriori penalità.
Il bollo auto deve essere pagato annualmente da tutti i possessori di veicoli registrati in Italia. La scadenza del pagamento varia in base alla data di immatricolazione del veicolo e alla regione di residenza. Generalmente, il pagamento deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza del bollo dell’anno precedente. Ad esempio, se il bollo scade a dicembre 2023, dovrà essere pagato entro il 31 gennaio 2024.
Per verificare la data di scadenza del bollo auto, è possibile consultare il sito dell’Automobile Club d’Italia (ACI) o utilizzare il portale dell’Agenzia delle Entrate. Inserendo il numero di targa del veicolo, si ottiene rapidamente la data di scadenza e l’importo dovuto.
Essendo il bollo auto una tassa di competenza regionale, le scadenze e le eventuali esenzioni possono variare leggermente tra le diverse regioni. Alcune regioni, ad esempio, offrono riduzioni per chi opta per la domiciliazione bancaria del pagamento. L’importo da pagare dipende dalla potenza del motore del veicolo (misurata in kilowatt – kW) e dalla sua classe ambientale (Euro 0, 1, 2 ecc). È possibile calcolare l’importo preciso utilizzando il servizio disponibile sul sito dell’ACI.
Il mancato pagamento del bollo auto entro la data di scadenza comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie e interessi di mora. Le sanzioni per bollo auto non pagato variano in base al periodo di ritardo e possono aumentare considerevolmente con il passare del tempo.
Quando il pagamento del bollo auto viene effettuato in ritardo, oltre all’importo originario del bollo, si devono corrispondere sanzioni e interessi di mora. Le sanzioni per il ritardato pagamento bollo auto variano in base ai giorni di ritardo accumulati.
Entro i primi 14 giorni è prevista una sanzione pari allo 0,1% dell’importo del bollo per ogni giorno di ritardo e degli interessi legali giornalieri pari allo 0,3%. Dal 15° al 30° giorno, una sanzione pari all’1,5% dell’importo del bollo e degli interessi legali giornalieri pari allo 0,3%.
Dal 31° al 90° giorno, una sanzione pari all’1,67% dell’importo del bollo e degli interessi legali giornalieri pari allo 0,3%. Dal 91° giorno fino a 1 anno, una sanzione pari al 3,75% dell’importo del bollo e degli interessi legali giornalieri pari allo 0,3%. Oltre 1 anno, una sanzione pari al 30% dell’importo del bollo e degli interessi pari all’1% fisso per ogni semestre di ritardo.
Quando ci si accorge di non aver pagato il bollo auto entro la scadenza, è possibile sanare la situazione in due principali modi: utilizzando il ravvedimento operoso o seguendo le procedure di pagamento tardivo. Vediamo come funzionano entrambe le soluzioni.
Il ravvedimento operoso permette di regolarizzare il pagamento del bollo auto con sanzioni ridotte, a condizione che il pagamento avvenga entro determinati termini temporali.
Se il ravvedimento operoso non è più applicabile, è comunque possibile effettuare il pagamento tardivo pagando presso gli uffici autorizzati (Agenzie ACI, Agenzie di pratiche auto, Uffici postali e tabaccai e Sportelli bancari con Bancomat) oppure utilizzare vari servizi online (servizio Bollonet dell’ACI, Internet Banking, servizio Bancoposta online e servizi offerti da Lottomatica).
È sempre consigliabile verificare periodicamente lo stato dei pagamenti e conservare le ricevute del bollo auto per almeno cinque anni, per evitare problemi di prescrizione e per avere una prova del pagamento in caso di contestazioni.
In alcuni casi, il pagamento del bollo auto può diventare più complicato a causa di situazioni particolari. Se si perde la ricevuta di pagamento, è possibile richiederne una copia presso l’ufficio in cui è stato effettuato il pagamento, come l’ACI o l’ufficio postale. In alternativa, si può controllare la propria situazione contributiva online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate o dell’ACI. Conservare una copia digitale della ricevuta può essere utile per evitare problemi futuri.
Nel caso in cui il veicolo venga rottamato, il proprietario non è più tenuto a pagare il bollo auto a partire dall’anno successivo alla rottamazione. È importante comunicare tempestivamente la rottamazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) per evitare di ricevere richieste di pagamento per anni successivi.
In caso di furto del veicolo, il pagamento del bollo auto non è più dovuto a partire dall’anno successivo alla denuncia di furto. Per interrompere l’obbligo di pagamento, bisogna presentare una copia della denuncia di furto all’ACI o alla propria regione di residenza.
Se il veicolo viene esportato all’estero, il proprietario deve comunicarlo al PRA. Una volta completata la procedura di esportazione, il bollo auto non sarà più dovuto per gli anni successivi. È fondamentale seguire correttamente tutte le procedure burocratiche per evitare di ricevere sanzioni per mancato pagamento.
È possibile adottare alcune strategie utili per prevenire il pagamento ritardato bollo auto e assicurarsi di non incorrere in sanzioni. Impostare un promemoria sul proprio smartphone o utilizzare servizi di notifica offerti da siti come l’ACI può essere di grande aiuto. Questi promemoria possono avvisarti con anticipo rispetto alla data di scadenza, consentendoti di organizzare il pagamento senza stress.
Optare per la domiciliazione bancaria è una soluzione pratica e sicura per evitare di dimenticare il pagamento del bollo auto. Questo metodo permette di addebitare automaticamente l’importo del bollo sul proprio conto corrente alla scadenza, eliminando il rischio di ritardi e sanzioni. Molte regioni italiane offrono anche sconti per chi sceglie questa modalità di pagamento.
Utilizzare i servizi di pagamento online come PagoPA, home banking o il servizio pagoBollo online dell’ACI. Questi strumenti offrono un modo semplice e rapido per effettuare il pagamento, consentendo anche di conservare una ricevuta digitale facilmente accessibile. In questo modo, si riduce il rischio di smarrimento delle ricevute cartacee.
Controllare periodicamente la propria situazione tributaria tramite i siti dell’ACI o dell’Agenzia delle Entrate può aiutare a identificare eventuali problemi prima che diventino gravi. Mantenere una copia delle ricevute di pagamento del bollo, sia in formato cartaceo che digitale, è fondamentale. In caso di contestazioni, avere a disposizione le prove di pagamento può evitare multe e sanzioni aggiuntive.