Patente B auto: guida ai costi, esame e regolamenti 2024

La patente B è un requisito fondamentale per chiunque voglia guidare auto e motocicli di determinate categorie. Per poter ottenere questa patente bisogna seguire un percorso che inizia con lo studio teorico e termina con un esame pratico. In questo articolo, vedremo ogni fase del processo di ottenimento della patente B, analizzando i costi, le modalità degli esami e le nuove normative del 2024.

Patente B auto

Patente di guida B: tipologie di veicoli guidabili

La patente B è la licenza più comune per la guida di autoveicoli e consente di condurre una varietà di mezzi. Nello specifico, permette di guidare veicoli con massa complessiva fino a 3500 kg e un massimo di nove posti (incluso il conducente) come auto, furgoni e camper, motocicli con cilindrata fino a 125cc e potenza massima di 11 kW (solo in Italia), ciclomotori fino a 50cc, tricicli a motore di potenza superiore a 15 kW (se il conducente ha almeno 21 anni), quadricicli non leggeri (es. quad), macchine agricole (incluse quelle eccezionali) e macchine operatrici non eccezionali con massa complessiva fino a 3500 kg.

Patente B1

La patente B1 permette di guidare quadricicli non leggeri, con una massa a vuoto inferiore a 400 kg e una potenza massima di 15 kW. Questo tipo di patente destinata ai veicoli a quattro ruote che superano i limiti dei ciclomotori leggeri, ma restano sotto determinate soglie di peso e potenza.

Patente B2

La patente B2 consente di guidare veicoli commerciali leggeri che non rientrano nelle categorie coperte dalla patente B standard ed è specifica per alcuni veicoli commerciali di medie dimensioni.

Patente BE

La patente BE è necessaria per guidare veicoli trainanti un rimorchio con una massa complessiva autorizzata che supera i 750 kg ma non eccede i 3500 kg. È fondamentale per chi deve trasportare carichi pesanti con un rimorchio.

Patente B96

La patente B96 è rivolta a chi guida veicoli la cui massa massima autorizzata è superiore a 3500 kg fino ad un massimo di 4250 kg (compreso il rimorchio).

Patente B e motocicli: cosa si può guidare

Con la patente B è possibile guidare motocicli fino a 125cc e con una potenza massima di 11 kW, ma soltanto all’interno del territorio italiano. Per maggiori informazioni, consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato alla patente moto.

Patente B auto

Età minima, motorizzazione e documenti richiesti

L’età minima per conseguire la patente B è di 18 anni. Tuttavia, per altre categorie di patenti correlate (come la B1), l’età minima scende a 16 anni. Questa distinzione molto importante perché la patente B1 consente di guidare quadricicli leggeri mentre la B permette la guida di autoveicoli fino a 3,5 tonnellate e con un massimo di nove posti, compreso il conducente.

I documenti necessari per richiedere la patente B sono: documento di identità valido (carta d’identità o passaporto), codice fiscale, certificato medico rilasciato da un medico abilitato (che attesti l’idoneità psicofisica alla guida), due fotografie formato tessera recenti e su sfondo bianco e ricevute dei versamenti i due tasse di iscrizione (due da 16 euro sul conto corrente 4028 e una da 26,40 euro sul conto corrente 9001).

Il processo per prendere la patente B prevede che ci si rivolga alla Motorizzazione Civile o a un’autoscuola per conseguirla. La prima gestisce direttamente tutte le fasi burocratiche, dai pagamenti dei bollettini alle prenotazioni degli esami teorici e pratici.

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Costi patente B

Allora, quanto costa prendere la patente B? Il costo per ottenere la patente B in Italia può variare significativamente in base alla modalità di conseguimento (autoscuola o da privatista) e alla regione. Di seguito, analizziamo nel dettaglio le diverse spese previste.

Costo patente B in autoscuola

Ottenere la patente B attraverso un’autoscuola è la scelta più comune, sebbene sia più costosa rispetto all’opzione da privatista. Il costo di iscrizione presso una scuola guida varia generalmente tra i 150 e i 250 euro.

Tale cifra può includere la gestione delle pratiche burocratiche, l’accesso ai materiali didattici e il corso teorico. Quest’ultimo può costare tra i 500 e i 700 euro ed è progettato per preparare i candidati all’esame teorico, coprendo tutti gli aspetti del Codice della Strada e della segnaletica.

Per legge, ogni candidato deve effettuare almeno sei ore di guide pratiche, suddivise tra guida notturna, su strada extraurbana e autostrada. Il costo delle guide pratiche varie varia tra i 40 e i 60 euro all’ora, portando il costo totale nelle guide obbligatorie a circa 240/360 euro.

Tuttavia, la maggior parte dei candidati necessita di più ore di guida per sentirsi pronti per affrontare l’esame pratico, spesso fino a 10/12 ore. L’esame pratico, che include l’uso del veicolo della tua scuola e l’accompagnamento dell’istruttore, ha un costo aggiuntivo di circa 120/150 euro. Tale importo copre anche le spese amministrative legate all’organizzazione dell’esame presso la Motorizzazione.

Considerando tutte queste voci di spesa, il costo complessivo per conseguire la patente B per la macchina tramite una scuola guida varia tra i 1000 e 1200 euro. Affidarsi a un’autoscuola offre il vantaggio di avere un percorso guidato e completo, che può semplificare il processo di ottenimento della patente B e aumentare le probabilità di successo al primo tentativo.

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Prezzi patente auto da privatista

È possibile ottenere la patente B anche da privatista, una scelta economicamente vantaggiosa rispetto all’iscrizione a un’autoscuola. Tuttavia, ci sono una serie di spese obbligatorie da affrontare. Per iscriversi alla Motorizzazione Civile come privatista, è necessario compilare e presentare una serie di documenti, tra cui il modulo TT2112, una fotocopia del documento d’identità, il codice fiscale, due fototessere e il certificato medico con marca da bollo da 16 euro.

Tra le spese amministrative abbiamo bollettini postali da 26,40 euro sul conto corrente 9001 e 16 euro su conto corrente 4028, certificato medico (circa 30/50 euro) e fototessere (da 5 a 10 euro). Il costo per fare l’esame teorico si aggira intorno ai 100/200 euro. Questa somma include l’iscrizione e la tassa d’esame. I candidati possono prepararsi autonomamente utilizzando manuali e piattaforme online per i quiz.

Poi ci sono le guide obbligatorie, che rappresentano una parte importante del costo per i privatisti. È obbligatorio effettuare almeno sei ore di guida con un istruttore abilitato. In questo caso, il costo varia tra 40 e 60 euro all’ora, per un totale di circa 240/360 euro. Queste guide devono essere distribuite fra due ore di notte, due ore su strade extraurbane e due ore in autostrada.

Per l’esame pratico, è necessario pagare una tassa di 16 euro. Inoltre, il costo per l’utilizzo della macchina con doppi comandi e la presenza dell’istruttore durante l’esame può aggiungere ulteriori 120/150 euro. Alla fine, il prezzo totale per ottenere la patente B da privatista varia generalmente tra 400 e 600 euro. Optare per il percorso da privatista richiede una maggiore autodisciplina e gestione del proprio tempo, ma può risultare più economico rispetto all’iscrizione in autoscuola.

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Esami per conseguimento della patente B

Ottenere la patente B in Italia comporta il superamento di due esami principali: quello teorico e quello pratico. L’esame teorico della patente B consiste in un quiz composto da 30 domande a risposta secca (vero o falso).

La prova pratica ha una durata minima di 25 minuti e include varie manovre, tra cui partenze da fermo e inserimento nel traffico, guida su strade urbane ed extraurbane, parcheggio in diverse configurazioni, manovra di retromarcia e inversione del senso di marcia e frenate e partenze in salita.

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Esame quiz teorico: modalità e consigli

L’esame teorico si svolge presso le sedi della Motorizzazione Civile. Il candidato ha 20 minuti per completare il test, navigando liberamente tra le varie domande e modificando le risposte prima di confermarle definitivamente, e può commettere al massimo tre errori. Superato il numero massimo di errori, l’esame viene considerato non superato. Sono concessi due tentativi per superare l’esame teorico.

In caso di doppia bocciatura, sarà necessario presentare la domanda e ripetere l’intero iter. Le domande dell’esame teorico coprono diversi argomenti del Codice della Strada, tra cui segnali stradali, norme di comportamento, sicurezza stradale, precedenze agli incroci e altre nozioni fondamentali per la guida sicura.

Durante l’esame teorico, è vietato consultare testi, fogli o qualsiasi tipo di materiale scritto. Non è permesso comunicare con altri candidati o usare dispositivi elettronici, inclusi gli smartphone. Qualsiasi violazione di queste regole comporta l’immediata espulsione dall’aula e l’annullamento dell’esame.

Per prepararsi al meglio, è consigliabile utilizzare manuali specifici e piattaforme online che simulano il quiz d’esame per familiarizzare con il formato dell’esame e con le domande tipiche. Spesso infatti, le domande contengono delle parole chiave ingannevoli. Piattaforme come Patenti.it offrono la possibilità di simulare i quiz ufficiali e di monitorare i propri progressi.

Durante l’esame è molto importante gestire bene il tempo a disposizione. È consigliabile non passare troppo tempo su una singola domanda. Se non si è sicuri della risposta data, basta tornare indietro al termine.

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Esame pratico: modalità e consigli

Una volta superato l’esame teorico, viene rilasciato il foglio rosa, che permette al candidato di esercitarsi alla guida su strada per 12 mesi. Durante questo periodo, è obbligatorio effettuare almeno sei ore di guida con un istruttore abilitato, suddivise in due ore di guida notturna, due ore su strade extraurbane principali e due ore su autostrade.

L’esame pratico per la patente B è suddiviso in tre fasi principali: preparazione alla guida, esecuzione delle manovre e comportamento nel traffico.

La fase iniziale prevede la verifica della capacità del conducente di prepararsi correttamente alla guida. In particolare, il candidato deve dimostrare di saper regolare il sedile, gli specchietti retrovisori, le cinture di sicurezza e i poggiatesta, controllare la chiusura delle portiere e controllare e utilizzare correttamente i dispositivi come pneumatici, sterzo, freni, dispositivi di segnalazione acustica e luminosa e verificare i livelli dell’olio.

Durante la fase intermedia, il candidato deve seguire almeno due manovre, di cui almeno una in retromarcia. Nello specifico, le manovre includono: marcia indietro in linea retta o con svolta, inversione di marcia utilizzando sia la marcia avanti che la retromarcia, parcheggio e uscita dallo spazio di parcheggio e frenata di precisione rispetto a un punto di arresto predeterminato.

La fase finale consiste nella guida in condizioni di traffico reale, dove l’esaminatore valuta la partenza da fermo da un parcheggio o dopo un arresto nel traffico, la guida su strade rettilinee e in curva, l’inserimento negli incroci e il rispetto della segnaletica stradale, il cambio di corsia e il comportamento in presenza di altri veicoli e la guida su autostrade o strade extraurbane.

Anche per l’esame pratico sono concessi due tentativi. In caso di bocciatura, è necessario attendere almeno un mese prima di ripetere la prova. Per quanto riguarda il foglio rosa, è valido per 12 mesi e permette di sostenere fino a tre tentativi dell’esame pratico entro il periodo di validità. Se il candidato non supera l’esame entro questi tre tentativi, deve ripetere l’intero processo di richiesta.

Nel periodo che precede l’esame pratico, consigliamo di esercitarsi alla guida con una persona che abbia almeno 10 anni di esperienza di guida e un’età massima di 65 anni. L’esercizio serve per familiarizzare con il veicolo, effettuare numerose esercitazioni pratiche, mantenere la calma e concentrarsi gestendo l’ansia, rispettare tutte le regole previste dal Codice della Strada e rispondere alle domande dell’esaminatore in modo chiaro e conciso.

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Domande frequenti sulla patente B

Ecco alcune delle domande più diffuse sulla patente B.

Quanto dura la validità della patente B?

La durata della validità della patente B varia a seconda dell’età del titolare. Le scadenze sono stabilite come segue:

  • 10 anni fino al compimento dei 50 anni.
  • 5 anni tra i 50 e i 70 anni.
  • 3 anni tra i 70 e gli 80 anni.
  • 2 anni oltre gli 80 anni.

In alcune situazioni, come in presenza di determinate patologie o menomazioni, la validità della patente può essere ridotta, richiedendo controlli medici più frequenti per assicurare l’idoneità alla guida. Il rinnovo della patente B deve essere effettuato prima della scadenza per evitare sanzioni. La patente può essere rinnovata a partire da quattro mesi prima della data di scadenza, che è indicata sulla patente stessa al campo 4b (leggi questo articolo per scoprire come leggere la patente di guida).

Per rinnovare la patente è necessario effettuare una visita medica presso un medico autorizzato (ASL, autoscuole o enti convenzionati) e presentare i seguenti documenti: documento d’identità valido, codice fiscale, patente di guida attuale, ricevuta del pagamento dei diritti sanitari e dei bollettini PagoPA (26,20 euro) e una fototessera.

Il costo del rinnovo può variare in base alla soluzione scelta. Presso l’ASL o gli enti convenzionati costa tra 60 e 90 euro mentre presso le autoscuole o l’ACI tra i 100 e i 130 euro (somma che include servizi aggiuntivi come la gestione delle pratiche e la ricezione della nuova patente).

La visita medica verifica l’idoneità alla guida, con particolare attenzione alla vista e, per gli anziani, a ulteriori esami specialistici. Dopo la visita, l’idoneità viene comunicata telematicamente al Ministero dei Trasporti, che provvede a stampare e spedire la nuova patente all’indirizzo del titolare tramite posta assicurata. La nuova patente viene generalmente ricevuta entro tre/quattro giorni dalla visita.

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Quali sono le limitazioni per neopatentati?

I neopatentati, ossia coloro che hanno conseguito la patente B da meno di tre anni, devono rispettare una serie di limitazioni specifiche riguardanti la guida, introdotte per garantire maggiore sicurezza sulle strade e favorire un’adeguata formazione e adattamento dei nuovi conducenti.

Modifiche Codice della Strada e patente B: le novità del 2024

Il nuovo Codice della Strada, approvato proprio quest’anno, introduce diverse modifiche importanti che riguardano la sicurezza stradale e le regole per il conseguimento e mantenimento della patente B.

In particolare, sono previste delle sanzioni più severe per l’uso del cellulare alla guida (prima multa aumentata da 165 a 250 euro mentre per la seconda infrazione sale fino a 1400 euro e comporta la sospensione della patente fino a 90 giorni e la decurtazione di 10 punti), tolleranza zero per i neopatentati e conducenti sotto i 21 anni (anche per un minimo tasso alcolemico rilevato, la patente può essere sospesa), introduzione dell’Alcolock (un dispositivo che impedisce l’avvio del veicolo se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero), limiti di velocità di 100 km/h in autostrada e di 90 km/h sulle strade extraurbane principali per i primi tre anni del conseguimento della patente, nuove sanzioni per chi supera i limiti con multe aumentate e sospensione della patente, introduzione di esercitazioni obbligatorie con istruttore durante il periodo del foglio rosa, aumento delle ore di guida obbligatorie per il foglio rosa (con un focus sulla guida in condizioni diverse), procedure di rinnovo semplificate per le patenti scadute da meno di cinque anni, nuove disposizioni per il rinnovo delle patenti per gli over 70 (con esami medici più rigorosi e frequenti per garantire l’idoneità alla guida), estensione delle limitazioni di potenza dei veicoli per i primi tre anni (con un nuovo limite di 75 kW/tonnellata e potenza massima di 105 kW per alcune categorie di veicoli) e possibilità di guidare veicoli più potenti se accompagnati da un adulto con almeno 10 anni di esperienze di guida e meno di 65 anni.

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